Genova – Undici pazienti infettati dalla variante inglese del coronavirus all’ospedale San Martino e divampano le polemiche alla conferma che un’infermiera che lavorava nel reparto e che è risultata a sua volta positiva, aveva rifiutato il vaccino.
Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale e in prima linea per la battaglia anti covid chiede al Governo Draghi una legge che obblighi chi lavora in ospedale al vaccino.
Lo fa dalla sua pagina Facebook dove ha pubblicato un post destinato ad infiammare le polemiche tra favorevoli al vaccino “universale ed obbligatorio per tutti” e i No-Vax.
Bassetti si spinge ad ipotizzare che il cluster (focolaio) possa essere stato causato proprio dall’infermiera.
“Oggi al Policlinico San Martino di Genova – scrive Bassetti su Facebook – un sanitario, che aveva deciso spontaneamente di non vaccinarsi per il Covid, ha probabilmente infettato alcuni pazienti generando un cluster ospedaliero. Sostengo, insieme ad altri colleghi, da vari mesi la necessità di una legge nazionale per rendere obbligatorio il vaccino per i sanitari, che operano nelle strutture sanitarie italiane”.
Bassetti punta il dito direttamente contro Roma dove, alle continue sollecitazioni giunte dal mondo scientifico e medico, non c’è ancora risposta.
“Da Roma e dal governo – prosegue Bassetti – ho ascoltato un silenzio tombale, inaccettabile su un argomento così attuale e oneroso per il nostro paese. In assenza di una legge nazionale, necessaria e urgente, Il governatore Giovanni Toti ha proposto una legge regionale per renderlo obbligatorio. Anche il direttore generale del Policlinico San Martino Salvatore Giuffrida aveva posto la questione vaccini nel personale sanitario all’Inail ricevendo risposte contraddittorie. Occorre intervenire rapidamente su questo tema per evitare nuovi episodi in altri ospedali e strutture sanitarie del paese”.
“Non aver pensato per tempo ad una legge nazionale sul tema – conclude Bassetti – denota la mancanza di una cultura politica vaccinale. Questo è un fatto gravissimo in un momento storico come quello che stiamo vivendo. Come medici e sanitari che hanno a cuore la salute dei nostri pazienti, chiediamo al presidente Draghi di intervenire con urgenza per garantire sicurezza e serietà ai nostri ospedali. Non si può più aspettare. Ci vuole una legge Urgente. Assolutamente urgente. Anche questo rappresenta quel cambio di passo che chiediamo al nuovo governo”.