scalette scogliera NerviGenova – “L’estate è dietro l’angolo e i lavori per la ricostruzione della scaletta a mare della scogliera di Nervi, sulla passeggiata Anita Garibaldi, è ancora in alto mare”. A denunciarlo i residenti della zona e le tante persone che spesso passeggiano sulla splendida e amatissima passeggiata a mare.
Il cartello presente sul cantiere – secondo i segnalatori – testimonia che la consegna dei lavori doveva essere fatta circa 4 mesi or sono e in molti sono pronti a ricordare che l’ultimo operaio sia stato avvistato nel cantiere addirittura a febbraio.
La consegna del lavoro ultimato – secondo le ultime informazioni ricevute – dovrebbe avvenire entro il 25 maggio e i lavori sarebbero in attesa del legno necessario alle “finiture”.

“Non si capisce cosa stia succedendo – protestano i residenti – i lavori sembrano fermi a febbraio e anche chi passa spesso per la zona non vede mai nessuno al lavoro. Ci domandiamo se, con 4 mesi di ritardo sulla prevista consegna lavori, non dovrebbe esserci una verifica attenta del Comune e del Municipio”.

Il cantiere per la ricostruzione della scaletta che porta al mare, poco oltre la caletta usata dai pescatori della Geta, doveva chiudere quattro mesi or sono con la consegna dei lavori ma, ad oggi, le scalette sono ben lontane dall’essere pronte e chi le usava per arrivare alla scogliera per un tuffo e per prendere il sole si domanda se potrà ancora farlo questa estate.

“E’ sempre la solita storia – denunciano ancora i segnalatori – arrivano e fanno grandi annunci ma poi c’è sempre qualche “contrattempo” che fa ritardare i lavori. Poco lontano siamo c’è la Marinella che doveva essere ormai ultimata ed invece è ancor aun cantiere aperto. Vorremmo un pò più di serietà e un pò meno proclami e inaugurazioni in pompa magna”.

Lavori “a rilento” anche per la piscina Gropallo, annunciata per pronta “tra qualche mese” alcuni anni fa e quelli per la spiaggia di Capolungo, più volte oggetto di interventi di ripristino.

Perplessità sulla scalinata per la scogliera riguardano poi l’uso del legno laddove prima c’erano pietre e cemento.

“Alla prima libecciata autunnale volerà tutto in mare – denunciano i segnalatori – se prima era tutto in pietra e cemento ed ha resistito decenni è proprio per la scelta lungimirante di chi sapeva come si fanno i lavori vicino al mare. Ora vedremo quanto dureranno i 300mila euro che sembra siano stati spesi per la costruzione della nuova passerella”.

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