Chiavari – Sequestrare le biciclette abbandonate e rimuoverle perché posteggiate in modo irregolare, per poi trasformarle in mezzi utili alla collettività. E’ l’idea del Comune di Chiavari che potrebbe presto essere “esportata” in tutti quei comuni dove l’aumento della diffusione delle biciclette si associa, purtroppo, all’inciviltà di alcuni utilizzatori che pensano di poter fare carta straccia delle regole della convivenza civile.
A Chiavari, infatti, tre biciclette, abbandonate e sequestrate dalla Polizia Municipale, sono state riparate e rivitalizzate dagli alunni con disabilità della Fondazione Cif, con l’assistenza e la supervisione dei volontari della Ciclofficina dell’Associazione Vivinbici. Consegnate alla Parrocchia di San Giovanni Battista, saranno destinate ad uso sociale per dotare di un mezzo di trasporto e di lavoro persone svantaggiate del territorio.
Si conclude così una nuova edizione del progetto Riciclolabici, nato dalla collaborazione tra Comune di Chiavari, Fondazione Cif e Associazione FIAB Tigullio Vivinbici, con l’obiettivo di attivare percorsi di inclusione sociale e lavorativa dedicati a giovani disabili. Il progetto si realizza nell’ambito delle Attività per l’integrazione socio-lavorativa e Professionale individualizzata, istituite da Regione Liguria e finanziate dal Fondo Sociale Europeo.
Attraverso un centinaio di ore di laboratorio all’anno, 30 ragazzi con disabilità hanno infatti potuto acquisire competenze teoriche e pratiche per svolgere mansioni utili ai cittadini, legate in particolare alla riparazione e manutenzione di biciclette in disuso, assumendo un ruolo attivo e gratificante all’interno della comunità.
Si rinnova la collaborazione tra il Comune di Chiavari e la Fondazione Cif per la realizzazione di attività formative rivolte a soggetti con disabilità.
Attraverso l’organizzazione congiunta di interventi e attività educative, relazionali, formative e lavorative, sia nella sede della Fondazione Cif – in via Rivarola 17 a Chiavari – sia in contesti aperti a un maggior numero di studenti, si vogliono coinvolgere ragazze e ragazzi, giovani e adulti, persone con disabilità, offrendo loro opportunità di esprimere e valorizzare le proprie risorse.
“Una collaborazione sempre positiva a partire dal primo passo fatto insieme, ovvero l’utilizzo di una più idonea sede per i corsi di formazione già esistenti a Chiavari – dichiara l’assessore alle politiche sociali e all’istruzione del Comune di Chiavari, Fiammetta Maggio – Ho apprezzato, nel corso di questi anni, la capacità educativa ed organizzativa del gruppo Cif formazione che opera su Chiavari. L’attenzione al singolo studente, la continua ricerca di elementi di innovazione dei corsi, l’acquisizione di strumenti all’avanguardia per mantenere il passo con il progresso tecnologico dimostrano non solo competenza, ma anche passione educativa e volontà di alzare, giorno dopo giorno, il livello delle competenze acquisite degli studenti. Spero nella possibilità di ampliare la tipologia di corsi proposti, siamo pronti a sostenere il tema già sul tavolo tra Cif formazione e Regione Liguria”.
“Nei percorsi di Attività per l’integrazione socio lavorativa e Professionalizzante individualizzata, istituiti dalla Regione Liguria e finanziati con FSE, si sviluppa il progetto Riciclolabici, realizzato nell’ambito del protocollo d’intesa con il Comune di Chiavari: un progetto che ben rappresenta il nostro approccio alla formazione, con particolare riguardo alle fasce più deboli – spiega Gabriella Androni, direttrice della Fondazione Cif – Grazie alla fruttuosa interazione con il territorio di appartenenza e alla rete con i soggetti istituzionali e associativi che vi operano, le nostre iniziative di formazione si propongono infatti di accompagnare passo dopo passo il percorso di crescita di questi giovani, fornendo loro gli strumenti necessari per orientarsi nella società e compiere in maniera libera e consapevole le proprie scelte”.
In questi giorni riprende inoltre una nuova annualità di corsi istituiti da Regione Liguria e riservati a giovani con disabilità, segnalati dai Servizi Territoriali.
Con la sua esperienza consolidata e riconosciuta nella formazione per persone con disabilità, nelle sedi di Genova e Chiavari, Fondazione CIF collabora con le scuole del territorio per l’attivazione di percorsi integrati scuola-formazione e realizza attività di formazione individualizzata a seconda delle esigenze degli allievi, accompagnandoli nella loro crescita personale e professionale e stimolandone le potenzialità, in costante collaborazione con la famiglia e i servizi territoriali.
Durante i corsi, i ragazzi socializzano e imparano al tempo stesso, grazie ai diversi laboratori professionalizzanti: sala e cucina, falegnameria, orticoltura, informatica, modellazione 3D. In molti casi i percorsi formativi sfociano in collocazioni lavorative presso imprese private o proseguono in Servizi di avvicinamento al lavoro.
Ora si pensa di esportare il progetto anche in altre città dove gli incentivi per la smart mobility e la creazione di piste ciclabili stanno dando un forte contributo alla crescita del numero di persone che si sposta in bici.
Un aspetto positivo che, però, ha anche un lato oscuro della medaglia visto che alcuni incivili pensano che smart mobility faccia rima con assenza di regole e responsabilità.
Comportamenti sempre più diffusi come il posteggio delle biciclette in luoghi dove non è consentito (marciapiedi, pali stradali) e vere e proprie violazioni del codice della strada portano ad abusi che devono essere prontamente combattuti.
Le biciclette lasciate in sosta vietata, purtroppo sprovviste di targa, dovrebbero essere prontamente rimosse dalla polizia locale e trasferite in custodia dove il proprietario possa ritirarle solo dopo aver pagato una sanzione.
Quelle non reclamate, come avviene in molti Paesi europei, dovrebbero essere sequestrate e magari avviate a progetti come quelli meritevolmente avviati dal Comune di Chiavari.