Bruxelles – «Niente droga nella Green Room, consideriamo chiusa la questione». L’European Broadcasting Union (EBU), organizzatrice dell’Eurovision chiude definitivamente il “caso” delle accuse rivolte ai Maneskin, trionfatori della kermesse musicale internazionale, di aver consumato droga durante la trasmissione.
Con una nota diffusa ai Media gli organizzatori chiariscono che le immagini, riprese da diverse angolazioni e le foto che ritraggono la postazione occupata dal gruppo rock italiano non ha mai presentato elementi utili ad alimentare il sospetto di attività illecite.
Si chiude così la vicenda, al limite dell’incidente diplomatico, delle accuse rivolte ai Maneskin ed in particolare a Damiano, di aver consumato cocaina in diretta Tv, durante i collegamenti.
A sollevare il caso alcuni Media francesi che avrebbero notato un comportamento strano dei Maneskin durante la diretta ed in particolare del cantante.
Un movimento verso un tavolino posto davanti alla band avrebbe indotto erroneamente a pensare alla presenza di droga.
Accuse che hanno indignato la band e i tanti sostenitori italiani che hanno sostenuto i Maneskin nella loro partecipazione ad Eurovision e “offuscato” seppur temporaneamente il successo ottenuto nella competizione musicale che li ha visti vincitori.
Alle smentite dei componenti della band sono seguite le analisi delle immagini di varie telecamere che hanno escluso categoricamente la presenza di droga sul tavolino “incriminato” e l’uso di stupefacenti da parte dei Maneskin.
La vicenda non è piaciuta agli organizzatori che hanno dichiarato: “siamo allarmati dal fatto che speculazioni imprecise che portano a notizie false abbiano oscurato lo spirito e l’esito dell’evento e influenzato ingiustamente la band”.