Genova – Tredici settimane di cassa integrazione per un migliaio di lavoratori delle acciaierie d’Italia di Cornigliano, lo stabilimento ex Ilva.
La notizia è stata diffusa dai sindacati che hanno ricevuto le segnalazioni dei lavoratori che hanno ricevuto la lettera direttamente dall’azienda.
Il nuovo periodo di riduzione del lavoro inizierebbe dal prossimo 28 giugno ma a preoccupare maggiormente i sindacati è la possibilità che il Tar blocchi le lavorazioni a caldo di Taranto dopo la sentenza di condanna per i fratelli Riva e per l’ex presidente della Regione Puglia.
Un blocco per motivi ambientali che fermerebbe di conseguenza anche le lavorazioni che vengono eseguite a Genova ed in altri stabilimenti. Un ulteriore durissimo colpo alla produzione e alla possibilità di mantenere “concorrenziale” sul mercato la produzione di acciaio italiano che è il pilastro su cui regge l’intera operazione economica dell’ex Ilva divenuta Acciaierie d’Italia.
In caso di blocco delle lavorazioni a caldo, infatti, in breve mancherebbe la materia prima per quelle “a freddo” come quella dello stabilimento di Genova e difficilmente si potrebbe reperire da altri impianti all’estero senza un aggravio eccessivo di spese.
Una preoccupazione che farà scattare, martedì prossimo, la convocazione del consiglio di fabbrica che deciderà eventuali proteste.