Genova – “Avremmo voluto la consueta pattuglia interforze ma, alle nostre richieste non abbiamo avuto nemmeno una risposta scritta. Ci stiamo arrangiando”. Risponde così l’assessore municipale Matteo Frulio alle segnalazioni dei residenti sulla presenza, lo scorso week end, di alcune tende e fuochi liberi sulla spiaggia di Voltri. Una presenza che sembrava ormai dimenticata grazie ai “pattuglioni” organizzati gli anni scorsi, con grande cura e spirito di collaborazione interforze, tra Guardia Costiera, polizia locale, carabinieri e polizia.
Quest’anno, alla richiesta scritta inviata dal Municipio VII Ponente alla Prefettura e agli organi competenti, non è arrivata neppure una risposta.
Il Municipio non si è dato per vinto e sta provando a organizzare la sorveglianza con “altri mezzi” e lo scorso week end, poco dopo le segnalazioni, le tende sono state fatte smontare e i fuochi sono stati spenti.
“Devo ringraziare la Polizia Locale del Distretto VII e i volontari della Associazione Nazionale Polizia di Stato – spiega Matteo Frulio – che nei fine settimana monitora la passeggiata nelle ore serali. Nessun far west. Le segnalazioni pervenute sono state puntualmente risolte. A Voltri 6 tende da giugno e tre fuochi, due delle quali con una situazione sociale particolare sotto il ponte del Largo Carlo Dall’Orto, alla foce del Cerusa. La situazione è ben lontana dal 2016 quando decine e decine di tende si assiepavano sul litorale. Episodio che ci aveva costretti a formare la pattuglia interforze. Oggi ce la facciamo anche da soli, con fatica. Ma se fossimo nella situazione di allora, senza le risposte degli enti preposti, saremmo daccapo”
I controlli del Municipio VII Ponente non si limitano alla zona di Voltri.
“E’ sotto stretto monitoraggio la formazione di accampamenti abusivi sul territorio, specialmente a Pra’ – spiega ancora Frulio – dove prima di tutto sono intervenuti i servizi sociali constatando che non c’erano particolari situazioni. Dopo un primo, ancora oggi ci saranno ulteriori interventi sulla Fascia di Rispetto di Pra’. Non si tratta di fare gli sceriffi. La nostra attenzione e rivolta prima di tutto al monitoraggio di esigenze sociali e si interviene solo e se ci sono le condizioni per farlo. Certo ci vuole tempo, anche una o due settimane spesso. Qui niente ruspe. Prima vengono le persone. Poi, a seguito di questi accertamenti, si procede con gli allontanamenti”.