Genova – Sono attesi entro la metà di settembre i risultati finali delle autopsie ed analisi medico legali per i cinque casi di decesso “anomalo” post vaccino registrati in Liguria. La richiesta è dei magistrati che seguono i casi e che intendono portare i risultati il 16 settembre prossimo al vertice coordinato di ben 11 procure italiane che indagano su casi analoghi e condividere tutti i risultati con Eurojust, l’agenzia europea per la cooperazione giudiziaria.
Sotto la lente dei medici legali la morte della professoressa Francesca Tuscano, morta a 32 anni a causa di una trombosi dopo il vaccino e quello di Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni morta a giugno, sempre a causa di una trombosi dopo qualche giorno dal vaccino AstraZeneca.
Attenzione anche per i tre decessi di persone “fragili”, tra i 70 e gli 80 anni, avvenuti sempre a ridosso di una vaccinazione anti coronavirus.
Decessi su cui la magistratura indaga da tempo e che attendono un “chiarimento” sotto il profilo medico-scientifico pur risultando eccezioni in una campagna di vaccinazione che ha già interessato quasi un milione di persone in tutta la Liguria.
Doveroso, però verificare eventuali connessioni tra il vaccino e il decesso e, soprattutto, se davvero è stato fatto tutto il possibile per evitare le tragedie.
In alcuni Paesi europei, infatti, la somministrazione di alcuni tipi di farmaci è stata vietata per donne in età fertile.