Chiavari – Possibili pressioni “esterne” sui testimoni per non fare il nome dell’attuale indagata per l’omicidio di Nada Cella, la ragazza brutalmente uccisa nello studio del commercialista Marco Soracco, 25 anni fa.
E’ la nuova ipotesi investigativa di cui da notizia in esclusiva il quotidiano genovese Il Secolo XIX e che risulterebbe dalle indiscrezioni raccolte.
Ci sarebbe dunque la possibilità che persone vicine agli ambienti della Chiesa di Chiavari abbiano potuto esercitare pressioni sui testimoni affinché il nome dell’attuale indagata, cresciuta in una struttura religiosa e ospite a lungo di religiose, non venisse fatto.
Un’ipotesi tutta da confermare ma che getta una luce sinistra sulle indagini condotte 25 anni fa e che presenterebbero alcune misteriose lacune.
Nei giorni scorsi, secondo quanto rivelato dal quotidiano Il Secolo XIX, gli inquirenti avrebbero ascoltato numerose persone, per lo più religiosi e persone vicine agli ambienti ecclesiastici, per comprendere quali informazioni circolassero ai tempi della prima indagine e se davvero la super testimone delle telefonate registrate sia una religiosa o una persona molto vicina agli ambienti religiosi.
Una persona che raccontò di aver visto l’attuale indagata “sporca” davanti all’ufficio dove avvenne l’omicidio, e mentre nascondeva alcune cose sotto il sellino dello scooter sequestrato nei giorni scorsi all’indagata e sottoposto a verifiche investigative sulla possibile presenza di tracce di dna della vittima e di sangue.
Informazioni che non vennero riportate agli investigatori come un altro particolare emerso nelle ultime indagini: il ritrovamento in casa dell’indagata – che, lo ricordiamo, era già stata sottoposta a verifiche ed era uscita completamente scagionata dalle indagini – di alcuni bottoni straordinariamente simili a quello trovato sul luogo del delitto e ora sottoposto a indagini genetiche.
Il ritrovamento non venne riferito – secondo quanto riporta il quotidiano genovese – agli inquirenti.
Una serie di “misteri” sui quali si concentrerebbe parte delle indagini attuali e che potrebbero essere svelati dal nuovo interrogatorio della madre di Marco Soracco che ricevette la telefonata registrata del super testimone e che potrebbe non aver raccontato ogni cosa agli investigatori dopo aver ricevuto pressioni tutte da valutare.