Genova – C’è chi lo considera un accordo e chi una presa in giro ma l’intesa tra Amazon e sindacati potrebbe scongiurare lo sciopero delle consegne previsto per i giorni del Black Friday che tanto preoccupava il colosso americano delle vendite online.
L’intesa, trapelata da indiscrezioni di Stampa – ora passerà al vaglio delle assemblee dei lavoratori, ma se accettata prevederebbe infatti che l’attuale orario di lavoro dei corrieri passi da 44 a 43 ore settimanali.
L’obiettivo raggiunto sarebbe quindi quello di 1 ora di lavoro in meno, a parità di stipendio, alla settimana.
All’orizzonte, però, c’è un’ulteriore riduzione di 1 ora l’anno, per arrivare ipoteticamente e se tutto verrà confermato, a 42 ore di lavoro settimanali.
Sul tavolo della trattativa ci sarebbe anche il riconoscimento dei giorni di malattia e della cosiddetta indennità di trasferta per i trasportatori che operano “fuori sede”.
L’accordo rende bene la difficile situazione lavorativa imposta dalle multinazionali e il “potere” dei sindacati nelle trattative aziendali di questo tipo, tra estrema frammentazione della rappresentanza sindacale, laddove presente, e dialogo con la parte datoriale spesso difficile per non dire impossibile.
Obiettivi che la generazione di lavoratori precedente considerava “basilari e consolidate”, oggi sono solo un miraggio o un “obiettivo da raggiungere”.