Genova – Un silenzio che chiede Giustizia quello che ci sarà questo pomeriggio, a partire dalle 17, nel presidio dei familiari delle Vittime del ponte Morandi, organizzato davanti alla Prefettura.
Un presidio pacifico e silenzioso per chiedere che il Parlamento proceda ad approvare una legge che difenda gli Italiani dall’Incuria di chi dovrebbe invece custodire in perfetto ordine le infrastrutture dello Stato e per protestare silenziosamente contro l’assurda esclusione del Comitato dall’elenco delle parti civili ammesse a partecipare al processo contro 59 imputati, tra amministratori e tecnici di Autostrade per l’Italia ma anche alti funzionari del Ministero dei Trasporti e di tutti gli organi che avrebbero dovuto controllare l’operato delle controllate dei Gruppo Benetton e che potrebbero avere una precisa responsabilità nel tragico crollo del ponte Morandi, costato la vita a 43 persone.
I familiari delle vittime resteranno in silenzio, davanti alla Prefettura, per chiedere di essere ricevuti dal rappresentante del Governo centrale a Genova e per manifestare il loro sdegno per le lungaggini che rallentano l’approvazione in Parlamento di una legge nata per evitare che la tragedia del Morandi possa ripetersi in futuro.