Genova – Squadre di Cacciatori volontari hanno perlustrato il greto del torrente Bisagno, dal ponte di Sant’Agata a San Fruttuoso e sino al Giro del Fullo a Struppa per controllare la presenza di carcasse di cinghiali o di animali feriti o malati.
I volontari degli Ambiti Territoriali di Caccia e di Federcaccia hanno effettuato un sopralluogo nel Bisagno per verificare le voci di moria di cinghiali e di presenza di carcasse di animali uccisi dalla peste suina dopo il ritrovamento, vicino al casello dell’Autostrada di Genova Est della carcassa infetta di un animale.
I cacciatori, esperti di cinghiali per la loro attività, sono scesi in gruppi sul greto del Bisagno e hanno camminato perlustrando metro per metro la zona e le segnalazioni di animali morti.
Una verifica che ha portato anche al conteggio degli animali presenti nel tratto “cittadino” del Bisagno, circa 120, perlopiù piccoli in compagnia delle madri e giovani esemplari non ancora maturi.
Un numero che va al di là del previsto e che ha sorpreso anche gli stessi tecnici che hanno accompagnato le ricerche.
Nel corso della perlustrazione sono state rinvenute 4 carcasse di cinghiale e sono in corso le verifiche per accertare le cause del decesso e l’eventuale infezione da peste suina.
I controlli sono stati effettuati anche al di sotto della “piastra” presente all’altezza dello stadio di Marassi ed alcune carcasse sono state trovate proprio lì.
Nei prossimi giorni i Cacciatori riprenderanno i controlli anche nei boschi delle zone dove è in vigore la “zona rossa” ma sottolineano che si tratta di battute senza armi e con il solo scopo di verificare la presenza di carcasse di animali da far verificare.