Chiavari – Una nuova proroga per le indagini sul caso dell’omicidio di Nada Cella, la giovane uccisa nel 1996 nell’ufficio del commercialista Marco Soracco, per il quale lavorava.
A chiederla potrebbero essere gli inquirenti che stanno riesaminando tutta la documentazione delle prime indagini che non portarono a nulla ma anche i tecnici che stanno eseguendo gli esami sui nuovi reperti.
In particolare potrebbero essere necessari nuovi test genetici sui campioni forniti dalle nuove indagini: lo scooter della donna indagata per l’omicidio dopo essere stata scagionata, all’epoca, dalla stessa accusa e il bottone insanguinato ritrovato nell’ufficio del delitto e simile a quelli rinvenuti nell’abitazione dell’attuale indagata ma incredibilmente non presi nella giusta considerazione dagli inquirenti dell’epoca.
Ma prolungamento delle indagini potrebbe servire anche per ritrovare le persone che, all’epoca, chiamarono ripetutamente persone coinvolte nelle indagini ma anche semplici testimoni, per fornire elementi che potrebbero rivelarsi importantissimi per dare un volto all’assassino di Nada Cella.