Ucraina – La comunità hacker di Anonymous ha dichiarato guerra alla Russia in rappresaglia agli attacchi “fisici” in Ucraina e dopo aver lanciato un video messaggio di “avvertimento” ha bloccato oltre 300 siti governativi russi compresi quelli di alcuni colossi del petrolio e del gas.
In un video Anonymous ha avvertito la Russia chiedendo l’immediata cessazione delle ostilità contro l’Ucraina pena la mobilitazione della comunità hacker contro il sistema di cyber sicurezza russo.
Poche ore dopo l’ultimatum ben 300 siti governativi russi sono andati in blocco con gravi disagi per gli internauti russi e per le aziende collegate.
Tra i siti colpiti quelli dei colossi energetici Gazprom, Lukoil e Rosneft e, apparentemente, quello dell’agenzia stampa Tass.
Un profilo Twitter del collettivo ha pubblicato uno stato, corredato dalla bandiera ucraina, che recita: “Avreste dovuto prevederci”.
Una mobilitazione inaspettata, quella di Anonymous, con una sorta di “federazione” di hacker che scende in campo apertamente a supporto dell’Ucraina in quanto nazione aggredita.
La guerra elettronica potrebbe creare non pochi problemi alla Russia di Putin ma anche costituire un ulteriore pericolo per il mondo intero visto che anche le procedure di lancio di missili nucleari avviene per via elettronica.
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