Genova – “Bucci avrebbe voluto il tram a Genova, salvo poi cambiare idea di fronte alla prospettiva di tre anni di lavori. Ma non era il sindaco-commissario-manager della demolizione e ricostruzione del ponte Morandi? Non era il sindaco con la vision per la città dei prossimi decenni?”. La provocazione è di Selena Candia, consigliera regionale della Lista Sansa.
“Ci chiediamo come si possa abbandonare un progetto che riqualificherebbe la città in modo significativo e per decenni, come il tram, ‘solo’ per tre anni di lavori – spiega Candia -. In una città che convive da decenni con i cantieri per la copertura del Bisagno, che per quasi dieci anni rimarrà ostaggio dei lavori sulla rete autostradale e che ha vissuto la demolizione e ricostruzione del ponte Morandi, che cosa sono tre anni di lavori per dotare Genova del tram? E poi che prospettive di futuro si vogliono dare alla città se spaventa un traguardo distante tre anni?”.
Il sindaco Bucci ha dichiarato che oltre alla durata dei lavori, ha bocciato il progetto del tram perché avrebbe richiesto un intervento massiccio di riordino del sottosuolo cittadino e di tutte le utenze. “Predisponendo i binari del tram si sarebbe affrontato un lavoro complicato ma necessario di riordino del sottosuolo che non si risolverà da solo facendo finta di niente come vuole fare Bucci – attacca la consigliera regionale -. Inoltre il sindaco per giustificare la sua inversione a U sul tram, prima sostenuto in campagna elettorale e poi bocciato una volta diventato sindaco, ha dichiarato più volte cose non vere come: ‘il tram è obsoleto’, ‘il filobus è meglio del tram’ e ‘in tutta Europa si sta abbandonando il tram’”.
“ Città vicine a Genova come Nizza, ma anche Firenze e Bergamo ci stanno dimostrando come il tram sia la soluzione ideale per dotare la città di un mezzo di trasporto a basso impatto ambientale, sicuro, puntuale, veloce e capiente – conclude Candia -. Il tram inoltre permette di riqualificare interi quartieri rendendoli più vivibili. Il contrario di quello che potrebbe succedere in Val Bisagno con l’ecomostro Skymetro voluto da Bucci”.