Genova – Potrebbe finire nelle aule di un Tribunale la disputa tra un bancario genovese e la polizia locale dopo la protesta sui social per una multa per aver consumato un pranzo al sacco seduto in piazza Caricamento, nel centro storico.
Alla diffusione della protesta per la sanzione da 300 euro (200 per il pranzo al sacco e 100 per aver dato da mangiare ai piccioni) è seguita la diffusione di alcuni video che riprenderebbero la scena che ha portato alla decisione degli agenti di sanzionare.
Una ricostruzione dei fatti che potrebbe portare i “contendenti” a rivolgersi ad un giudice per stabilire se vi sia stata corretta applicazione delle normative vigenti.
Sul profilo Facebook del multato si legge:
“Oggi, durante la pausa lavoro, ho comprato nella friggitoria di Sottoripa un cono di fritto misto di gamberi e calamari e una lattina di birra, poi mi sono seduto al tiepido sole sotto la statua di Rubattino in Piazza Caricamento e mi sono messo a consumare il mio pranzo.
Ad un certo punto sono stato avvicinato da quattro agenti di polizia locale i quali mi hanno intimato di alzarmi ed andarmene perché, secondo il regolamento comunale, sarebbe vietato sedersi sugli scalini del monumento.
Istintivamente mi é scappata una risata e ho chiesto cosa stessi facendo di male. Un agente, allora, mi ha chiesto di dargli un documento di identificazione che ho consegnato.
Mi sono guardato inutilmente intorno per vedere se ci fosse qualche cartello che segnalasse il divieto, tra il sorpreso e l’ incredulo mi sono alzato e ho finito il mio pasto appoggiato ad un paletto della piazza. Poi ho depositato la spazzatura in un contenitore e ho chiesto agli agenti di ridarmi il documento, visto che dovevo rientrare al lavoro.
Gli agenti, oltre al documento, mi hanno consegnato anche due verbali che allego al post : uno di 200 euro perche “bivaccavo in un luogo non consentito dalla legge” e l’ altro di 100 euro perche’ “davo da mangiare ai piccioni”.
Ho chiesto ai quattro ragazzi, tutti non sopra i 30 anni, se fossero sicuri di quello che stavano facendo e ho aggiunto che si trattava di un ladrocinio legalizzato perpetrato ai danni un essere umano che stava mangiando pacificamente in uno spazio pubblico.
Loro mi hanno risposto che stavano facendo il loro lavoro, ovvero di far rispettare le regole e punire chi le trasgrediva.
Allora ho risposto che anche i carcerieri dei campi di concentramento avevano fatto lo stesso in passato”.
Il post prosegue con la descrizione di quanto sarebbe avvenuto in seguito, con l’intervento di altre persone e una protesta che si è fatta molto più “agitata”.
Ora saranno le testimonianze delle persone presenti e il video delle telecamere di sorveglianza della zona a chiarire cosa è realmente successo in piazza Caricamento.
La notizia della sanzione ha scatenato vivaci reazioni sui social dividendo l’opinione pubblica tra chi difende l’operato della polizia locale e chi, invece, parteggia per la persona sanzionata.