Genova – Non si placano le polemiche per la presenza di striscioni di Autostrade per l’Italia lungo il tratto finale del percorso della tappa genovese del Giro d’Italia. Egle Possetti, portavoce del Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi torna questa mattina sull’argomento con alcune precisazioni a seguito della risposta di Autostrade.
“Siamo contenti – scrive Egle Possetti – che i cittadini abbiano goduto di questo gioioso momento, vetrina per la città e siamo oltremodo gioiosi che un atleta italiano abbia vinto la tappa.
Purtroppo ieri a Genova sono comparsi gli striscioni di Autostrade per l’Italia, uno degli sponsor del Giro.
Ieri è stata una gran festa per la città, per noi è stato un altro giorno che ha lasciato l’amaro in bocca.
Autostrade per l’Italia ha dimostrato ancora una volta che il passo è sempre lo stesso, hanno dimostrato che usando i “loro” denari sono diventati sponsor ed hanno inondato anche la città di Genova di striscioni con il loro logo, senza neanche pensare che forse in quella città, in rispetto delle vittime, dei loro parenti e di tutti i cittadini genovesi questo poteva essere evitato.
Nessun altra persona coinvolta ha avuto la sensibilità di ipotizzare questo epilogo, purtroppo non tutti possono ricordare il numero delle vittime, che sono sempre 43, ed il fatto che questa vergognosa tragedia sia avvenuta mentre la gestione del ponte era in mano a quella società, con quegli azionisti, non basta diventare sponsor di una manifestazione così per lavare la coscienza e gli striscioni con il loro logo secondo noi non possono “…sensibilizzano gli automobilisti ad una guida corretta…” (come da loro dichiarazione).
Per noi non bastano le parole a cambiare passo, servono fatti”
Qui la polemica di ieri e la risposta di Autostrade per l’Italia