Genova – Il Comune approva un aumento dell’addizionale Irpef che si trasformerà in nuove tasse per i genovesi per 13,4 milioni di euro e il Partito Democratico definisce “scelta sbagliata” quella presa dal sindaco Bucci e dalla sua maggioranza.
“Il dibattito in Consiglio Comunale, caratterizzato da un forte tensione da parte della Giunta – spiegano i rappresentanti del Partito Democratico – conferma quello che era già chiaro in Commissione Bilancio: i genovesi pagheranno 13,4 milioni di euro di tasse comunali in più”.
“Una parte di genovesi – dichiarano i Consiglieri Comunali del PD – vedrà compensarsi nelle proprie tasche la diminuzione dell’aliquota IRPEF statale con l’aumento della tassazione comunale. Ciò non avverrà per una strategia condivisa o per un obbligo di legge, come continuiamo a sentire ripetere dal Sindaco e dalla sua Giunta”.
“In nessun articolo del DL Aiuti – continuano i Consiglieri del PD – si obbligano i Comuni a procedere con l’aumento dell’addizionale IRPEF. Se così fosse, come sostenuto dalla Giunta, lo farebbero tutti i comuni italiani con un debito di 500 euro procapite. Ma così non è.”
“Il Governo ha deciso di tagliare l’IRPEF per dare sostegno e ossigeno alle famiglie italiane – concludono i Consiglieri Dem – e rilanciare i consumi in una fase di difficoltà per il Paese. Ossigeno dal quale a Genova la Giunta Bucci ha ritenuto di attingere per l’aumento dell’addizionale IRPEF”.
“Le parole ascoltate oggi in aula dai banchi della Maggioranza – conclude Simone D’Angelo, Capogruppo PD – lasciavano intendere che la Minoranza mettesse in dubbio la legittimità di una scelta amministrativa della Giunta Bucci. Così non è. Ma per l’appunto quella della Giunta è una scelta, che non può che trovarci contrari: si alzano le tasse ai genovesi senza garantire servizi, vanificando in buona parte un provvedimento del Governo nazionale rivolto alle famiglie italiane. Anche quelle genovesi”.
A stretto giro è arrivata la replica dell’assessore al Bilancio e vice sindaco Pietro Piciocchi
«Non esiste alcun aumento delle imposte sui redditi ma solo una lieve rimodulazione delle aliquote delle addizionali Irpef dei Comuni previste dallo Stato con il decreto aiuti che, alla fine, porterà tutti i genovesi ad avere un risparmio sulle tasse». Lo ha precisato oggi in aula il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi prima del voto della delibera proposta dalla Giunta e approvata oggi dal consiglio comunale di Genova, relativa alla verifica degli equilibri di bilancio.
Piciocchi ha ricordato come “la revisione della fiscalità portata avanti dal Governo e recepita dal Comune di Genova porti, in valori assoluti, ad una riduzione del carico fiscale a carico dei contribuenti”. Questi i numeri che emergono dalle simulazioni eseguite per il tramite del simulatore ufficiale del Dipartimento delle Finanze (tabella allegata) nel raffronto tra il 2021 e il 2022 e che attengono all’incidenza della fiscalità diretta sui redditi dei genovesi:
– dai 15 ai 20mila euro – 4, 38 euro
– dai 26 ai 28mila euro -165, 83 euro
– dai 40 ai 50mila euro – 565,96 euro
– dai 55 ai 60mila euro – 581,95 euro
– dai 75 gli 80mila euro – 64,26 euro
L’unico aumento sarà per i redditi superiori ai 100mila euro e sarà contenuto in 47,32 euro
La delibera votata dal consiglio comunale, peraltro, prevede un ampliamento della fascia di esenzione, che passa dal reddito di 10 mila euro a quello di 14 mila euro all’anno e interesserà ben 19 mila persone. Il Comune di Genova è l’ente con la più ampia soglia di esenzione tra le grandi città italiane.
La manovra assicura alla civica Amministrazione un gettito ulteriore di oltre 13 milioni di euro che saranno a supporto e potenziamento dell’azione amministrativa nei confronti delle fasce più deboli: 11 milioni saranno destinati come risorse aggiuntive nei comparti dei servizi sociali e della scuola.
“Siamo all’interno di un’operazione di fiscalità generale dello Stato con una rimodulazione delle imposte con misure analoghe che sono già state adottate da altre grandi città come Torino e Napoli” conclude il vicesindaco.