Genova – Un presidio di protesta, sotto le finestre di palazzo Tursi, sede del Comune per ribadire il proprio dissenso alla costruzione dell’impianto di Funivia che dovrebbe collegare la Stazione Marittima con le alture dei Forti genovesi delle alture di Granarolo.
Mercoledì 19 ottobre, a partire dalle 14,30 si riuniranno le tante anime del movimento contrario al progetto e si terrà il presidio del Comitato No Funivia – con i piedi per terra.
L’occasione è quella della commissione consiliare convocata proprio per esaminare il progetto e discutere delle sue ricadute, positive e non, sulla città ed in particolare sulla zona del Lagaccio che – secondo le denunce dei contrari – pagherebbe un prezzo altissimo in termini di impatto ambientale.
I rappresentanti del Comitato, infatti, sostengono che per realizzare l’impianto dovranno essere costruiti giganteschi piloni in acciaio e cemeno e che le “navicelle” viaggerebbero sospese su una zona ad alta densità abitativa.
Contro il progetto anche la valutazione economica dei costi-benefici dell’opera, destinata a costare decine di milioni di euro e che dovrebbe portare sulle alture della città, con un viaggio di pochi minuti, turisti disposti a pagare un biglietto salato per raggiungere un’area attualmente di scarso interesse turistico.
La stessa costruzione, con partenza dalla Stazione Marittima, sembra suggerire che la clientela sarebbe costituita da crocieristi che, tradizionalmente, preferiscono convergere sul centro cittadino per ammirare palazzi storici e bellezze architettoniche o l’Acquario e il Porto Antico.
Di parere opposto i sostenitori del progetto che scommettono invece su un forte sviluppo del numero di turisti richiamati dai Forti e dal nascente Parco dedicato.