Santuario Madonna del Monte Genova San FruttuosoGenova – I Frati hanno abbandonato il monastero del Santuario della Madonna del Monte dopo oltre 500 anni e i disagi iniziano a farsi sentire tra lo scoramento dei residenti dela zona e dei tanti genovesi affezionati ai luoghi sacri e agli spazi verdi circostanti.
Sono bastati pochi giorni, secondo le denunce dei residenti della zona, per far precipitare la situazione nelle aree verdi dell’ormai ex monastero della Madonna del Monte, sulle alture di San Fruttuoso e cresce la preoccupazione per il possibile cambio di destinazione d’uso degli immobili e delle aree circostanti. Se Don Farinella, dalle pagine del quotidiano La Repubblica, ricorda che il patrimonio dei Frati non potrebbe essere alienato perché non sarebbe nella disponibilità dell’ordine religioso ma, piuttosto, della Comunità che l’ha costituito e mantenuto con donazioni e lasciti, al Municipio III cresce l’allarme per iil degrado velocemente aumentato.

“Ad oggi la Chiesa è aperta 3 giorni a settimana – ricorda Sophia Mariano, consigliere con delega al verde extra urbano del Municipio III – ma in molti continuano ad andarci sperando che presto tutto torni alla normalità. Qualcuno ha già lamentato problemi di pulizia intorno a quello che, grazie al Bosco dei Frati, è un vero e proprio polmone verde cittadino”.

Andrea Censi, consigliere del Municipio, ne fa anche un problema di sicurezza, non a caso sua è la delega: “Il rischio è che, senza un presidio certo e costante, possa diventare presto luogo di ritrovo per bivacchi e azioni criminose precludendone l’accesso a quei bambini che, come me alla loro età, ne usufruiscono come posto incantato in cui i genitori li lasciano più liberi sentendosi al sicuro durante i giochi dei figli”
Cosa fare dunque?

“Il vice sindaco Pietro Piciocchi ed il Comune di Genova – spiegano Censi e Mariano – hanno già proposto ai Frati di rinunciare al trasferimento, ma la questa strada appare impossibile da percorrere. Il valore del luogo lo si conosce e va anche oltre quello prettamente sociale, tanto che il Fai ha inserito il Santuario tra i luoghi che grazie al voto di tutti i cittadini potrebbe rientrare tra i luoghi del cuore ricordandone la particolare architettura e le opere contenute. Per questo “perderlo” sarebbe una sconfitta culturale oltre che sociale”.

Impossibile poi pensare di non dare risposta ai cittadini “che continuano a chiederci di impiegare volontari e associazioni per sopperire al rischio di abbandono e degrado”.

Questa potrebbe essere una strada, certamente è necessario intervenire su tutti i fronti: “Siamo certi che la Provincia dei Frati Minori sia conscia dell’importanza del luogo come centro di spiritualità e altrettanto di quanto rappresenti per bambini e famiglie – spiegano ancora i consiglieri del Municipio – Per questo, un primo importante passo risiede nella loro disponibilità di concedere l’accesso al bosco anche per recuperare il campo da calcio presente e ormai dequalificato”.

Sono i genovesi a chiederlo, ribadiscono, appellandosi all’amore cristiano e alla sensibilità di chi per 578 anni ha scelto di vivere alla Madonna del Monte e bene ne conosce le virtù e meraviglie.
“Il Santuario nacque nel periodo delle incursioni saracene (tra il 954 il 958) quando, a seguito delle numerose preghiere rivolte dai superstiti alla Madonna, il Monte si illuminò. Speriamo non serva un altro miracolo per salvare da degrado e abbandono l’area” concludono i consiglieri Censi e Mariano

Per votare il Santuario: https://fondoambiente.it/luoghi/santuario-della-madonna-del-monte-genova?ldc