Genova – Una manifestazione di protesta, martedì 6 dicembre, davanti alla Scuola Ariosto di Certosa, una delle zone più colpite dal crollo del Ponte Morandi, per chiedere che il Comune di Genova intervenga urgentemente per risolvere gravi problemi di infiltrazioni d’acqua che interessano ben 8 aule e per mettere in sicurezza l’edificio e gli studenti che lo frequentano.
Ad organizzare il presidio di protesta, a partire dalle 7,30, i genitori degli bambini che frequentano la scuola e che attendono da mesi risposte che sembrano non voler arrivare.
Nel luglio 2021 il Comune di Genova, confermava la necessità di procedere con i lavori di ripristino della copertura del tetto della Scuola Ariosto (IC Certosa) a causa delle forti infiltrazioni d’acqua. Da allora, però, la situazione della scuola è andata rapidamente peggiorando e a fine 2022 non solo nessun lavoro è stato avviato, ma neppure previsto.
Il tutto tra i proclami di chi sostiene di avere un occhio di riguardo per una zona che più di altre ha subito i danni incalcolabili legati al crollo del Ponte Morandi che, di fatto, ha isolato la zona rispetto al resto della città.
“L’ultimo piano è totalmente inagibile – denunciano i genitori – l’acqua è scesa sino al primo piano, rendendo inutilizzabile anche una intera colonna di aule (in tutto 8 inagibili), il controsoffitto dell’ultimo piano (lavori effettuati nel 2020 senza aver prima ripristinato le coperture del tetto) cade ovunque a pezzi e il senso di abbandono è lampante”.
Inoltre i genitori dell’istituto denunciano che il il portone principale della scuola è stato interdetto a seguito di un intervento dei vigili del fuoco e che l’ascensore funziona a intermittenza e la scuola si trova al centro del cantiere per il prolungamento della metropolitana, che impegna il cortile impedendone per lunghissimi periodi l’utilizzo.
“La nostra scuola – scrivono i genitori – per tutto quello che ha vissuto e sta vivendo in questi anni, dovrebbe essere al centro dei pensieri dell’Amministrazione comunale, eppure i lavori non solo non sono mai partiti, ma pare non siano neppure stati previsti nel 2021-2022. Moltissime sono state le richieste e i solleciti inviati dalla Scuola e dal Comitato Genitori, ma non abbiamo mai avuto risposte”.
Nonostante le numerose richieste i genitori non hanno più ricevuto alcuna risposta ufficiale alle loro sollecitazioni mentre hanno saputo in via informale che per i lavori di copertura del tetto risulta mancare la copertura finanziaria che ne ha fatto rinviare la spesa al 2023
In tutto questo periodo, dunque, per i bambini dell’istituto comprensivo Ariosto, si prevede la permanenza a scuola in condizioni insalubri e di possibile pericolo.