Genova – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha sottoscritto oggi, nella sede della Prefettura di Genova, il Protocollo di Intesa per la realizzazione dell’adeguamento del sistema A7-A10-A12 del nodo stradale e autostradale di Genova, denominato ‘Gronda di Genova’.
Hanno sottoscritto il documento, oltre al presidente Toti, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Matteo Salvini, il sindaco della Città metropolitana di Genova e del Comune di Genova Marco Bucci, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.
“Oggi ribadiamo, come istituzioni del territorio, che per noi la Gronda è un’opera fondamentale e che deve partire quanto prima – ha dichiarato Giovanni Toti – Mi auguro che il nuovo Governo cambi davvero passo rispetto a quanto successo fino a oggi. Il fatto che il ministro Salvini sia qui è sicuramente di buon auspicio. Non si può non notare che in questa stessa Prefettura affrontammo i giorni terribili dopo il crollo del ponte Morandi e fu scritto il primo decreto che portò a Genova un pezzo di quello che sarebbe stato il suo futuro. Allora è partito un percorso di riscatto che ha fatto di Genova, nel suo momento più difficile, la città che oggi rappresenta per l’Italia l’idea che questo Paese vuole veramente modernizzarsi. Mettere in fila tutti i progetti che riguardano questa città dà l’idea del lavoro che è stato fatto qui, e basta vedere la mappa della Gronda per capire quanto sarà utile per la città di Genova: è un progetto che chiude il cerchio, assieme al Terzo Valico, al passante, ai binari in porto, per rendere Genova di colpo una città che da qui a 5 anni sarà probabilmente 10 anni avanti a tutte le concorrenti nel Mediterraneo”.
Lo schema di protocollo era stato approvato, su proposta del Presidente Toti e dell’Assessore alle Infrastrutture e Viabilità Giacomo Giampedrone, nell’ultima seduta della Giunta regionale.
Prima della firma il presidente Toti ha visitato il cantiere del “Terzo Valico – Nodo di Genova” in occasione della festività di Santa Barbara, protettrice dei minatori e dei vigili del fuoco. In questa occasiona è stato abbattuto il diaframma del binario dispari della galleria di valico tra i cantieri di Polcevera e Cravasco.
“Il Terzo Valico è veramente impressionante – ha aggiunto Toti – Bisognerebbe che tutti sapessero e conoscessero meglio quanto sta avvenendo: un’opera unica, la galleria ferroviaria più lunga d’Italia, sinergica con la nuova diga del porto che farà realmente di Genova una città diversa e nuova. Questo tunnel non è solo un cantiere ma una galleria verso il futuro, verso l’Italia che verrà e che in tanti desiderano. Questa galleria attraversa Genova, una città che meglio delle altre può rappresentare questo futuro”.
All’interno del cantiere è stato inoltre presentato il progetto di comunicazione trasparente delle opere ferroviarie PNRR “Cantieri parlanti”.
“Genova è a un bivio fondamentale per la costruzione del proprio futuro – ha dichiarato il sindaco Marco Bucci – Sta finalmente per abbandonare l’isolamento infrastrutturale che negli ultimi 30 anni ne ha dimensionato le aspettative e la crescita: con il Terzo Valico, il Nodo di Genova e la nuova Diga Foranea oggi riusciamo a parlare concretamente anche di Gronda. Un impegno importante che il nuovo governo si è assunto e sul quale il Comune di Genova si è preso impegni precisi per cercare di accelerare i cantieri e mitigare l’impatto che questi avranno su una buona porzione della città. Stiamo disegnando la città dei nostri figli e dei figli dei nostri figli, un grande centro logistico, turistico e dell’alta tecnologia nevralgico per l’Italia e per l’Europa”.
Nel Protocollo, le parti si impegnano a coordinarsi, ognuna per propria competenza, nella realizzazione della Gronda. In particolare, sono richiamati come obiettivi strategici l’efficientamento dei collegamenti infrastrutturali e la sostenibilità ambientale dell’opera. Nello specifico: il miglioramento e l’adeguamento dei collegamenti nel territorio; la riorganizzazione e ottimizzazione del sistema di trasporto e viabilità; l’individuazione di sistemi di mobilità alternativa; le innovazioni tecnologiche e gestionali per la mobilità; la tutela dell’ambiente, con particolare riguardo alla riduzione delle emissioni aeriformi e dell’inquinamento acustico, nell’ottica di comprendere tra le priorità la tutela della salute e la qualità della vita; la salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio.
I firmatari del Protocollo, inoltre, garantiscono la più ampia collaborazione per una rapida realizzazione dell’opera, con impegni reciproci.
Gli Enti Territoriali coinvolti garantiscono la loro collaborazione nell’esecuzione dei lavori. In particolare: ottenimento tempestivo degli atti autorizzatori necessari per la realizzazione delle opere, costituzione di tavoli tecnici per addivenire a soluzioni tempestive in caso di imprevisti, risoluzione delle interferenze per le aree e le opere.
Il Comune di Genova, nello specifico, si adopererà tempestivamente per la liberazione delle aree ancora occupate nonché per la gestione dei rapporti con le delegazioni e comitati locali.
Regione Liguria e il Comune di Genova si impegnano a fornire la massima collaborazione per la corretta attuazione del Piano di utilizzo delle terre e rocce provenienti dagli scavi per quanto di rispettiva competenza, anche attraverso la partecipazione all’Osservatorio Ambientale.
I sottoscrittori si impegnano, inoltre, a collaborare fattivamente aduna rapida risoluzione di tutte le problematiche o criticità di qualsiasi tipologia che dovessero insorgere nel corso della realizzazione dell’opera.