Sanremo – Critiche contro la “scenata” di Blanco sul palco del Teatro Ariston anche da Coldiretti Liguria che accusa il cantante di essere “irrispettoso verso le imprese” che hanno coltivato e preparato le rose sul palcoscenico.
“I fiori di Sanremo non solo il simbolo del Festival, ma dell’intera città, della provincia di Imperia e della Liguria, di cui sono negli anni diventati vessillo nel mondo. Vederli presi a calci, distrutti e calpestati senza alcun rispetto né per i fiori stessi né, tantomeno, per la filiera, gli operatori e il duro lavoro che c’è dietro quelle composizioni è inammissibile, inaccettabile. Ancora di più sul palco dell’Ariston, davanti a milioni di spettatori attoniti”. Questo il commento di Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale, che trova concorde l’intera Federazione regionale.
Di chitarre e casse mandate in frantumi durante le esibizioni è piena la storia della musica, ma qui non si parla più di spettacolo: è questione di rispetto, che in questo caso è mancato totalmente. “La settimana del Festival di Sanremo rappresenta da sempre un momento importantissimo per i liguri e per gli italiani tutti – continuano Boeri e Rivarossa – e renderla teatro di uno scempio simile non è ammissibile. Disapproviamo fortemente il gesto di Blanco, perché irrispettoso anche nei confronti del duro lavoro delle nostre imprese e della filiera. I fiori sono simboli di pace, amore e bellezza, non di distruzione. Sanremo è la città dei fiori per antonomasia, e proprio i fiori sono ambasciatori nel mondo di una Liguria che ieri sera, in quel particolare frangente, non ha ricevuto il rispetto che un settore come quello florovivaistico, comparto storico della nostra regione, e il territorio che rappresenta meritano”.
Filiera cardine dell’economia agricola regionale – concentrato per il 95% tra le province di Imperia e Savona – oltre che di quella nazionale, il settore florovivaistico da ormai più di un anno è purtroppo vittima dell’impatto della crisi, che continuano a mettere sotto pressione il settore con gli aumenti dei costi di produzione, arrivando a toccare anche un +95% dei costi per piante e sementi e un vero e proprio allarme rosso per i vivai travolti dai rincari dell’energia. “Oggi più che mai, e soprattutto di fronte a gesti come questo – concludono – è essenziale sostenere il settore florovivaistico nostrano, da sempre fiore all’occhiello della nostra economia nonostante l’importante impatto dei rincari. Disapproviamo il gesto irrispettoso del cantante e, in questo frangente, rinnoviamo ancora una volta il nostro invito ai consumatori ad acquistare sempre prodotti locali, per avere un fiore fresco e di qualità, oltre che per sostenere il settore”.