Genova – Oggi la cerimonia per la “posa della prima pietra” per la costruzione della nuova Diga Foranea del Porto. All’evento di portata storica per lo scalo genovese partecipano rappresentanti del Governo e le autorità locali. Fitto il calendario degli appuntamenti, sia con cerimonie pubbliche che per incontri e spettacoli.
Si inizia alle ore 11 a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con l’arrivo del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini insieme al suo viceministro Edoardo Rixi. Con loro il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini, il sindaco di Genova Marco Bucci e l’ammiraglio Sergio Liardo e Pietro Salini, CEO di Webuild, l’impresa che realizzerà i lavori.
Alle 12.45 è invece previsto l’evento aperto al pubblico al Porto Antico con musica, installazioni artistiche e stand eno-gastronomici con prodotti della Liguria.
Poco più tardi, in piazza De Ferrari, a partire dalle 13.30 arriva il Food Truck con stand con prodotti regionali.
I festeggiamenti si concluderanno alle 20.30 con uno spettacolo di luci “Sea of light” accompagnato da performance musicali.
Grazie al Programma straordinario di investimenti del così detto “Decreto Genova” (Legge 130/2019) stanziati dal Governo all’indomani del crollo del ponte Morandi nel 2019, ai fondi del PNRR e a quelli messi in campo da altre Istituzioni e dalla stessa AdSP, i Ports of Genoa sono oggi la prima stazione appaltante del Paese, per un valore di aggiudicazioni che sta sfiorando i 3 miliardi di euro, e sono alla guida di una trasformazione epocale che proietta il porto di Genova nei prossimi 20 anni.
Gli investimenti riguardano l’accessibilità, la sostenibilità e la sinergia con la città per incrementare il livello di traffici e l’abbattimento delle emissioni: in sintesi, un piano che punta alla crescita sostenibile. Un programma di interventi tra i più grandi mai visti per la portualità italiana, con opere all’avanguardia e di forte impatto per il futuro della competitività del sistema Italia come la Nuova Diga di Genova di cui inizieranno i lavori il 4 maggio.
I numeri di Ports of Genoa (R)Evolution:
• 40 le opere principali;
• 45 i cantieri, tutti in pieno svolgimento e alcuni conclusi;
• 38 mila i lavoratori occupati*
• 2,1 miliardi di euro di valore aggiunto*
* Studio «L’impatto economico e sociale dei porti della Liguria Occidentale» – Prometeia per AdSP del Mar Ligure Occidentale, 2020
La nuova Diga Foranea di Genova è la prima grande opera di valenza strategica che si realizza in Italia con i fondi del PNRR e grazie al lavoro sinergico dell’Autorità di Sistema Portuale, delle Istituzioni territoriali e del Governo nazionale.
Una rivoluzione green, perché figlia anche di lunghi e approfonditi studi preparatori anche e soprattutto dal punto di vista dell’impatto ambientale. Una rivoluzione per il Paese, la Liguria e Genova, che già dall’esecuzione della nuova diga assumerà una fisionomia diversa, più ampia e moderna e capace di competere alla pari con i porti più grandi di Europa.
Solo la fase 1 della Diga – quella che prenderà il via oggi, 4 maggio – prevede l’impiego di 950 milioni, di cui 600 del PNRR, 100 milioni dalle Amministrazioni Regionale e territoriali, 250 a valere sulle risorse dell’AdSP tramite sottoscrizione di un mutuo con la BEI.
Nei programmi illustrati nelle scorse settimane la Diga foranea dovrebbe far crescere il porto di Genova
I numeri della diga:
– 6.3 km lo sviluppo longitudinale complessivo della nuova diga foranea (;
– accesso e manovre in sicurezza anche per le grandi navi portacontainer fino a 450 metri di lunghezza e navi da crociera “World-class” che potranno facilmente attraccare grazie alla nuova diga;
– migliore separazione dei traffici commerciali dal traffico passeggeri (crociere e traghetti) e diporto grazie ai 2 ingessi dedicati.
– la nuova diga foranea poggerà su fondali profondi fino a 50 metri;
– per il basamento si utilizzeranno circa 7.000.000 di tonnellate di materiale roccioso, su cui verrà posizionata una struttura composta da circa 100 cassoni cellulari prefabbricati di cemento armato alti 33 metri, larghi fino a 35 e lunghi circa 67;
– per il riempimento dei cassoni saranno utilizzati anche, fra gli altri materiali di risulta, quelli provenienti dalla demolizione della diga esistente: 2200 metri nella prima fase, 1665 metri nella seconda fase;
– il nuovo cerchio di evoluzione (per le manovre delle navi) nel canale di calma del porto commerciale di Sampierdarena passa da 200 a 800 metri
Il sistema portuale è uno dei pilastri strategici dell’economia italiana. Per questo sono stati previsti 9,2 miliardi di euro nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per interventi in 47 porti localizzati in 14 regioni. Il 46,9% degli investimenti va ai porti del Mezzogiorno, il 37,7% a quelli del Nord e il restante 15,4% a quelli del Centro Italia. Come emerso nel dibattito pubblico e mediatico delle ultime settimane, molti di questi fondi (specialmente quelli destinati al sud) rischiano di essere non utilizzati.
All’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è stata attribuita la gestione coordinata dei porti di Genova, Savona e Vado Ligure che, insieme, rappresentano il più importante polo portuale italiano, capolinea nel Mediterraneo del corridoio-Rhine Alpine: la porta di accesso da Sud all’Europa. Paolo Emilio Signorini è stato nominato Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale il 2 dicembre 2016 e riconfermato per un secondo mandato con il decreto n.601 il 29 dicembre 2020.
Il 16 aprile 2021, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è stato nominato Commissario Straordinario per la realizzazione della Nuova Diga Foranea di Genova e gestore governativo della Funivia Savona – San Giuseppe di Cairo.
Dal 2017 AdSP ha adottato il brand Ports of Genoa che rimarca la vocazione internazionale dei porti del sistema del Mar Ligure Occidentale e che oggi identifica e promuove il proprio cluster marittimo, una realtà industriale attiva e competitiva, composta da oltre 1.100 concessionari, decine di migliaia di lavoratori, fornitori e utenti.
Traffici 2022
Traffico complessivo: 66,2 mln tons
Traffico container: 2,80 mln TEU
Traffico passeggeri: 4,2 mln pax
Punti chiave del Porto di Genova
Porto di riferimento per l’80% delle industrie manifatturiere del Nord Italia*
33% del traffico container gateway nazionale
1° porto container gateway in Italia
6° porto container gateway in Europa
Una rete di collegamenti di linea con tutto il mondo con più di 150 servizi regolari di navigazione oceanica, di cortoraggio, feeder e ro/ro: i Ports of Genoa sono collegati a oltre 500 porti mondiali
2° porto per le crociere in Italia (2 milioni di passeggeri pre-covid)
*Studio SRM
Occupazione**
Diretta: 31.000 addetti
Indiretta: 77.000 addetti
Indotta in Italia: 122.000 addetti
* * Studio «L’impatto economico e sociale dei porti della Liguria Occidentale» – Prometeia per AdSP del Mar Ligure Occidentale, 2020
Economia
Contributo al PIL italiano: 10 Miliardi €
IVA riscossa sull’importazione 3,7 Miliardi € (33% del totale nazionale porti)
Oltre 1.100 concessionari demaniali
Chi ha scelto i Ports of Genoa
Le 3 maggiori Alleanze e i principali operatori dello shipping (Maersk, MSC, Cosco, CMA CGM, Evergreen, Hyundai Merchant Marine, Hapag-Lloyd, Ocean Network Express, Yang Ming) offrono servizi regolari dai Porti di Genova e Savona-Vado.
I maggiori gruppi terminalistici italiani (Spinelli, Messina, Gavio, Grimaldi, Campostano) e internazionali (Port of Singapore Authority, APM, MSC, Steinweg, Costa Cruises-Carnival Group) e grandi compagnie petrolifere (ENI, ESSO)
I maggiori gruppi nazionali del settore della costruzioni navali (Fincantieri, Mariotti), delle riparazioni navali (San Giorgio del Porto) e grandi Yacht (Amico)
Fondi di investimento globali di private equity e infrastrutture: Infracapital, Infravia, iCon Infrastructure.