Non tutti sanno che, in Liguria, esiste un sentiero che potrebbe aver ispirato molto la mente geniale di un famoso scienziato: Albert Einstein
Si tratta del “sentiero di Einstein” che da Pavia conduce alla città di Genova attraversando l’Appennino e la Val Trebbia e il territorio del Parco dell’Antola attraverso i comuni di Fascia, Rondanina, MonteBruno e Propata.
Il Parco dell’Antola ha riscoperto il tracciato e lo ha segnato per renderlo disponibile ad appassionati e curiosi ed ha installato strutture nei punti più panoramici per le soste.
Ma veniamo alla storia: siamo nel 1895 e Albert Einstein, all’epoca giovane studente di Monaco di Baviera, si era trasferito per un periodo dal padre Herman a Pavia e decide di andare a vedere il mare di Genova, dove abitava lo zio materno Jacob Koch.
Quello che poi diventerà uno degli scienziati più famosi e geniali del Pianeta prepara la valigia, prende i suoi libri e una mappa e con l’amico Otto Neustatter s’incammina seguendo all’inizio il percorso che fu quello della Via del sale che durante il MedioEvo collegava la Liguria con la Pianura padana per permettere il commercio di sale ma anche del pesce sotto sale, come le acciughe e proseguendo attraverso quello che oggi è territorio del Parco dell’Antola.
Di quella esperienza Einstein raccontò molto più tardi e ormai famoso, ricordandola sempre con affetto.
Il sentiero di Einstein è lungo poco più di 48 chilometri e passa dalla verde Val Trebbia, nei i territori comunali di Fascia, Rondanina, Montebruno e Propata.
Il Parco dell’Antola ha ripristinato quel sentiero, con segnaletica e punti panoramici, intitolandolo appunto il “Sentiero di Einstein”.