Genova – Stadio inadeguato a gestire problemi di sicurezza. La denuncia è pesantissima ed arriva dal Siap, il sindacato italiano appartenenti polizia che, evidentemente, rappresenta chi nello stadio la sicurezza dovrebbe poterla garantire.
La segnalazione arriva dopo gli scontri avvenuti nel pre partita di Genoa – Bari quando un nutrito gruppo di teppisti mascherati da tifosi ha tentato di entrare allo stadio senza avere il biglietto.
Ne sono seguiti momenti di ordinaria follia con lancio di razzi da segnalazione – usati per le emergenze in mare – contro gli agenti ma anche aggressioni con bastonate e lancio di bottiglie che hanno provocato ben dieci feriti tra le forze dell’ordine.
“Esprimo solidarietà e vicinanza ai numerosi colleghi feriti e contusi a causa degli scontri accaduti prima dell’inizio di Genoa – spiega Roberto Traverso, segretario Siap – Poteva andare molto peggio visto che sono volati addirittura razzi d’avvistamento ad altezza d’uomo”.
Le forze dell’ordine stanno raccogliendo elementi per valutare con attenzione la dinamica di quanto accaduto e ci sarà un incontro con il Questore D’Anna.
“Non possiamo certo accettare – denuncia Traverso – di contare feriti e contusi in uno stadio inadeguato dove per evitare scontri si debba accettare che i violenti abbiano ragione perché non ci sono le condizioni minime per poter agire in sicurezza. Ancora una volta vengono al pettine i nodi di uno stadio strutturalmente inadeguato alle esigenze dei servizi di ordine pubblico dove da anni e anni non si è nemmeno riusciti a migliorare i servizi di pre-filtraggio che di fatto continuano a rivelarsi insufficienti”
“La vulnerabilità logistica dello Stadio Ferraris – prosegue Traverso – in particolare all’esterno dello stesso è più che evidente, visto che il transennaggio di Corso de Stefanis è un pannicello caldo che non può sostituire l’area sterile che in realtà dovrebbe essere obbligatoriamente prevista dalla normativa vigente. Per non parlare dell’incredibile accesso agli spogliatoi, pericolosissimo in caso di problemi di ordine pubblico. Vulnerabilità che in vista del prossimo campionato non possono certo essere risolte ma devono essere valutate con attenzione per mettere in campo urgenti misure logistiche organizzative in grado di migliorare la situazione. Per esempio le squadre e gli arbitri potrebbero entrare negli spogliatoi dal lato delle tribune”.
La denuncia del sindacato di polizia conferma i timori e le perplessità di quanti abitano nelle vicinanze dello stadio e chiedono da anni che la struttura venga spostata altrove invece di “insistere” con progetti calati dall’alto e che non tengono in alcuna considerazione le proteste e i disagi di chi vive sulla propria pelle i disagi che si creano ad ogni partita.
“Se le forze dell’ordine considerano inadeguato e difficilmente recuperabile lo stadio – si domandano i comitati di quartiere – perché ci si ostina a presentare progetti di recupero? Lo stadio va semplicemente spostato altrove e costruito da capo e con le misure di sicurezza necessarie e previste dalla legge”.