Genova – E’ stata convocata per oggi, alle 12, la conferenza stampa dei consiglieri del Partito Democratico che denunciano la realizzazione di un nuovo centro commerciale nelle aree del Waterfront di Levante e il vicesindaco Pietro Piciocchi ha risposto alle anticipazioni pubblicate dai Media
«In ordine al comunicato stampa emesso dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico, relativo alla consistenza dei futuri insediamenti commerciali nel Waterfront di Levante, occorre formulare alcune considerazioni.
Corre l’obbligo di ricordare, anzitutto, che Il Partito Democratico, al termine del mandato della giunta Doria, ha lasciato l’area del Waterfront di Levante in una condizione di totale desolazione e di abbandono, nell’assenza più completa di qualsivoglia prospettiva, situazione che è stata anche stigmatizzata nell’anno 2018 dalla Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo della Regione Liguria, per i gravi danni che ha arrecato al bilancio del Comune di Genova”.
“Ciò premesso – prosegue Piciocchi – si deve osservare che la superficie commerciale nell’area in questione è stata individuata attraverso il Piano Urbanistico Operativo approvato nell’anno 2019 entro i limiti stabiliti dal Piano Urbanistico Comunale varato dal sindaco Doria e dall’allora assessore Bernini nel 2015”.
Ne discenderebbero, secondo il vice sindaco, “due importanti conseguenze: la prima è che il comunicato odierno e la conferenza stampa del Partito democratico indetta per domani sono intempestivi di almeno 8 anni, se guardiamo all’approvazione del PUC fatta dalla sinistra nel 2015, e di almeno 4 anni, se ci collochiamo al momento della predisposizione del PUO; la seconda è che il PUO citato ha avuto il merito, rispetto alle più vaste superfici assentite dallo strumento urbanistico generale voluto dalla giunta Doria, di limitare il commercio a spazi più ridotti e ad alcuni tematismi, legati prevalentemente allo sport e alla nautica da diporto”.
“A riprova di ciò – spiega Piciocchi – basti dire che, a fronte dei 56.000 mq di superfici commerciali assentibili in base al PUC, ne sono stati previsti e autorizzati 15.000. Già sono sufficienti queste sole considerazioni per smascherare il vero intento del comunicato del PD che appare solo strumentale ad un attacco gratuito all’attuale giunta nei giorni in cui la città ha potuto toccare con mano gli importanti avanzamenti del cantiere del Waterfront di Levante”.
“Venendo più dettagliatamente al merito della contestazione – prosegue ancora il vice sindaco – i numeri relativi alle superfici degli insediamenti commerciali forniti dal citato comunicato sono del tutto fantasiosi: non esistono, infatti, 50.000 mq di superficie commerciale. Il provvedimento di autorizzazione preventiva rilasciato nel 2020 da Regione Liguria circa il distretto commerciale tematico, emesso in esito ad apposita conferenza di servizi in cui sono intervenute anche le parti sociali e le associazioni rappresentative del commercio, prevede, come detto, una superficie di 15.000 mq vincolata ai tematismi sopra descritti, che non consentiranno, quindi, l’insediamento di qualsivoglia attività commerciale”.
“Vogliamo sottolineare, infine – conclude Piciocchi – che il Waterfront di Levante sarà un potente attrattore per la città di Genova che, grazie a interventi pubblici come questi, vuole porsi come città innovativa e che sa trasformarsi, all’avanguardia e moderna, massimamente attenta ai temi ambientali: insomma, una grande città internazionale, capace di generare investimenti importanti e in grado di catalizzare numerosi turisti e visitatori. La capacità di attrazione dall’esterno del Waterfront (promenades pubbliche sul mare, architettura, nuovi concetti di vita, parchi pubblici, palasport, fiera, diporto ecc.) dovrà permettere di irrorare, come siamo convinti, di nuova utenza anche il centro cittadino: anche questo è l’obiettivo su cui ci vogliamo misurare. Si comprende che questo obiettivo risulti distonico a chi si vantava di guidare la città verso la decrescita felice».