Genova – Incidenti “inventati” o “costruiti” appositamente per ottenere risarcimenti dalle compagnie assicuratrici. E’ l’ipotesi investigativa con la quale è stato aperto un fascicolo di indagine alla Procura di Genova che vede iscritte al momento 3 persone ma che potrebbe arricchirsi di nuovi casi e nuovi indagati nei prossimi giorni.
L’indagine nasce dalla denuncia di una donna che avrebbe ricevuto dalla propria compagnia assicuratrice una comunicazione di incidente stradale che la vede coinvolta in luogo e posto che non coincide con quanto fatto effettivamente quel giorno.
La donna ha deciso di non lasciar correre ed ha subito presentato una denuncia nella quale disconosce l’incidente e porta le prove dell’impossibilità che la sua auto si trovasse sul luogo del sinistro in quel giorno e in quella determinata ora.
Dagli approfondimenti salta fuori un Cid (il modulo di costatazione amichevole di incidente) che risulta firmato da due persone e dalla stessa donna e anche in questo caso la donna disconosce la firma e contesta la ricostruzione dei fatti precisando di essere in altro luogo e di poterlo dimostrare.
A quel punto le verifiche degli inquirenti sembrano portare all’accertamento che anche le persone coinvolte nel presunto incidente non erano nel luogo indicato e vengono indagate insieme ad un broker assicurativo.
Ora si indaga per accertare se altri incidenti siano stati inventati e se le persone abbiano di fatto truffato la compagnia assicuratrice. Un fenomeno che si ripete ciclicamente nel tempo e che provoca un doppio danno perché, oltre a ottenere somme non dovute, causa l’innalzamento della casistica di incidente e l’aumento delle tariffe assicurative in tutta la provincia.
Per colpa di qualche “furbetto”, insomma, paga tutta la collettività.
Le indagini comunque proseguono e non è escluso che possano saltare fuori altri incidenti e altre persone coinvolte.