Genova – Ben 27mila mozziconi di sigaretta raccolti in 2 ore nell’area del Porto Antico. E’ il risultato della “Sfida al mozzicone!” organizzata per il secondo anno da alcune associazioni impegnate nella difesa dell’Ambiente e nella sensibilizzazione alle tematiche ambientali.
Un gruppo di volontari ha raccolta l’enorme quantità di mozziconi in circa due ore operando nella zona del Porto Antico e nel Centro Storico di Genova, in particolare nei Sestieri di Prè, Molo e Maddalena.
I Cittadini Sostenibil APS, in collaborazione con Municipio I Centro-Est, hanno lanciato l’iniziativa, raccogliendo l’adesione di realtà locali e cittadini.
Lo scopo dell’evento è stato informare e sensibilizzare sulle gravi implicazioni ambientali dell’abbandono di questo particolare rifiuto che, se gettato a terra o nei tombini, può con estrema facilità finire in mare. Ma allo stesso tempo, ricordare i gravi danni che il fumo (anche passivo) può causare alla salute umana.
Quanto raccolto resterà esposto nel “Mozzicometro”, un apposito contenitore trasparente, per tutta la durata del SUQ Festival, pensato per mostrare a chi visiterà le iniziative artistiche e culturali come bastino un paio d’ore ore per raccogliere migliaia e migliaia di mozziconi dispersi in città, destinati a finire in mare alla prima pioggia.
I mozziconi di sigaretta detengono un triste primato tra i rifiuti abbandonati, rientrando tra quelli più comunemente rinvenuti ad esempio sulle spiagge.
Lo confermano i dati dei report sulle “Ocean Initiatives” di Surfrider Europe e quelli di Legambiente “Park Litter” 2022 .
Legambiente in particolare, grazie ai dati raccolti in 56 parchi urbani, sottolinea come “a farla da padrone sono i mozziconi di sigarette che rappresentano il 42,2% dei rifiuti raccolti (13.483 su 31.961 totali)”.
Nell’Unione Europea, il consumo di tabacco rimane il più grande fattore di rischio evitabile per la salute ed è responsabile di 700.000 decessi ogni anno.
In Italia, si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti, con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro (dati del Ministero della Salute).
In base ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 15% di queste morti è causato dal fumo passivo.