Genova – Sempre più vicino il trasferimento di Luca Delfino alla struttura del Rems Villa Caterina di Prà. L’arrivo di un altro paziente “ad alto rischio” nella struttura di Calice sul Cornoviglio ha di fatto escluso la possibilità che anche Delfino, condannato a 16 anni per aver ucciso a coltellate, per strada, l’ex compagna Antonella Multari, possa entrare nella stessa struttura e resta dunque aperta l’unica opzione possibile, ovvero quella di Prà.
La conferma dell’arrivo di Delfino sembra destinata ad essere ufficializzata a breve e monta la protesta dei residenti della zona dove sorge la struttura e di molti praini che non si sentirebbero sicuri a sapere che l’ex barista, condannato per omicidio ed uscito per un soffio da altre due indagini per altri omicidi, possa essere ospitato in strutture che non hanno alcuna sorveglianza da parte delle forze dell’ordine pur disponendo di servizi di sicurezza.
Il timore è che Delfino possa fuggire o comunque creare paura e apprensione tra le famiglie che vivono più vicine alla Rems.
A fine luglio scade il periodo di detenzione in carcere e Delfino verrà trasferito. A suo tempo chiese di poter essere spostato in una struttura vicino genova poichè vorrebbe restare vicino al padre.
Di diverso avviso i praini ma anche i familiari delle vittime di omicidio in qualche modo collegate con le vicende giudiziarie di Delfino o, peggio, direttamente minacciate dall’uomo che ha inflitto decine di coltellate alla ex fidanzata che lo aveva lasciato.
Nei prossimi giorni, comunque, non sono escluse clamorose forme di protesta da parte di chi non desidera l’arrivo dell’ex detenuto nel quartiere del ponente genovese.