Genova – Comitati ed associazioni del ponente genovese pronti alla battaglia dopo l’annuncio che alcune lavorazioni per la costruzione dei “cassoni” per la nuova Diga Foranea verranno effettivamente costruiti a Prà come temuto sin dall’annuncio dei lavori.
Residenti e Cittadinanza tutta potrebbe scendere in piazza già nei prossimi giorni per mostrare i muscoli ad una civica amministrazione e alla politica locale accusata di “tradimento” dopo che lamentele e proteste erano state messe a tacere con la garanzia che le lavorazioni non avrebbero riguardato Pegli e Prà ma solo Vado Ligure.
La reazione sui social è fortissima e Comitati e Associazioni locali stanno organizzando incontri e riunioni per decidere come rispondere a chi, in qualche modo e secondo l’accusa, ha preso in giro la popolazione.
Molto probabile la mobilitazione generale, con un nuovo maxi corteo che da ponente muova verso il centro cittadino, come quello organizzato mesi fa quando la questione “cassoni” era nel pieno della discussione e migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la costruzione dei “pezzi” della nuova diga. Una lavorazione che avrebbe richiesto l’arrivo e la partenza di decine di camion e trasporti eccezionali su una viabilità già disastrata ma, soprattutto, nuovo inquinamento in una zona della città che ha già pagato un prezzo altissimo al futuro della città, perdendo addirittura mare e spiagge.
Nei prossimi giorni gli incontri si faranno sempre più fitti e la risposta del ponente agli amministratori e alla politica locale non dovrebbe tardare.