Sanremo – Si trova ancora in coma farmacologico indotto dai medici Alberto Scagni, il 42enne reo confesso dell’omicidio della sorella Alice, picchiato e torturato per ore nel carcere di Valle Armea.
I medici lo tengono in coma con i farmaci per consentire una più rapida ripresa e garantire l’efficacia delle terapie in campo per salvargli la vita.
Scagni dovrebbe essere “risvegliato” sempre artificialmente con i farmaci, la prossima settimana quando i medici potranno accertare l’evolvere dei traumi riportati in almeno 4 ore di brutale pestaggio ad opera di due compagni di cella.
Intanto proseguono le indagini su quanto avvenuto nel carcere di Sanremo dove Scagni, condannato a 24 anni di reclusione per aver ucciso la sorella a coltellate, era stato trasferito di recente dopo una precedente aggressione in un altro carcere.
Si indaga per capire se vi siano stati ritardi nell’intervento di salvataggio fatto nella cella dove Scagni è stato di fatto sequestrato per ore, in balia di due criminali in preda agli effetti di alcolici e sostanze stupefacenti.
Le verifiche intendono accertare se l’intervento di soccorso sia stato tempestivo o meno e se la situazione particolarmente complessa avrebbe consentito altra dinamica di intervento.