Genova – La campagna #iocomprosottocasa è appena iniziata ed invita i genovesi a preferire i negozi “di vicinato” ma il capoluogo ligure continua a perdere il proprio tessuto commerciale e l’emorragia di attività sembra sempre più inarrestabile.
L’ultima vetrina storica che si avvia alla chiusura è quella di TessilModa, in via San Vincenzo, un punto di riferimento per l’abbigliamento dei genovesi, con i suoi 65 anni di attività.
L’annuncio choc sui social: “La grande Moda chiude in bellezza” è scritto sulla pagina Facebook dell’azienda che vanta anche il proprio posto tra le Vetrine storiche della città.
A partire da domani, salvo ulteriore prolungamento della vendita promozionale, le vetrine inizieranno a sguarnirsi per poi spegnersi ed un’altra attività storica della città chiuderà per sempre.
Ufficialmente la chiusura è motivata dalla mancanza di “ricambio generazionale” nella famiglia che per decenni ha guidato l’azienda ma in molti si domandano se nessuno si sia fatto avanti per rilevare l’attività e portare avanti quantomeno il nome, il blasone di un’azienda familiare.
Di certo il numero dei marchi storici della città si sta riducendo a vista d’occhio ed anche chi resiste lo fa con crescente fatica perché non basta una campagna promozionale a riattivare l’economia sempre più asfittica della città.
Le aziende locali soffrono sempre di più per i costi proibitivi degli spazi – gli affitti per gli le location più ambite sono volati alle stelle – ma anche e soprattutto per la diffusione di piattaforme online che vendono a prezzi insostenibili per chi non ha la sede nei “paradisi fiscali”.
Chi può resiste e magari abbandona progetti di espansione per trincerarsi nelle enclave storiche come Bagnara che ha ormai confermato la chiusura del concept store di via XX settembre per rafforzare la propria presenza a Sestri Ponente.