Carrodano (La Spezia) – Ha confessato Alfredo Zenucchi, 57 anni, l’uomo che avrebbe ucciso la moglie Rossella Cominotti, 53 anni, trovata ormai cadavere in una stanza di un albergo in località Mattarana dove i due si erano fermati ormai da una settimana.
Le dichiarazioni dell’uomo, però, non convincono gli inquirenti poiché sembra che abbia dichiarato che entrambi volevano togliersi la vita ma che lui non ha trovato il coraggio.
Dichiarazioni che difficilmente possono trovare conferma in quanto trovato nella stanza di albergo, con il corpo di Rossella Cominotti che presenta profonde ferite da arma da taglio al collo e al corpo che difficilmente può essersi procurata da sola.
Più probabile ma comunque da confermare, l’ipotesi che i due avessero deciso di scappare insieme, magari anche per togliersi la vita e questo spiegherebbe perchè, in una settimana di permanenza in albergo, nessuno li abbia mai sentiti litigare o perché la donna non abbia chiesto aiuto se temeva di essere in pericolo.
Altra possibilità che l’uomo avesse deciso per un omicidio suicidio e che, dopo aver ucciso la moglie, non sia riuscito a portare a compimento il “piano”.
Alfredo Zenucchi è infatti uscito dalla stanza di albergo dove si trovava la moglie ormai morta ed è salito in auto, la citroen c3 bianca che è stata poi individuata nella zona di Aulla e dove è stato fermato l’uomo.
Nessuna resistenza, nessun tentativo di fuga secondo le prime ricostruzioni. Alfredo Zenucchi è stato portato a La Spezia e qui avrebbe raccontato che la coppia aveva deciso di farla finita insieme e di non essere riuscito ad uccidersi.
I due avrebbero chiuso l’edicola che gestivano a Bonemerse, in provincia di Cremona, il 29 novembre e poi sarebbero partiti per un viaggio accompagnato dal mistero.
Giunti a Mattarana, presso l’hotel molto conosciuto dai motociclisti, i due hanno preso una stanza e sono rimasti per una settimana prima del tragico epilogo.
Resta da chiarire come sia possibile che i due, scomparsi da casa a fine novembre, e con la famiglia preoccupata per le loro sorti – hanno anche pubblicato sui social un appello a ritrovarli poiché non rispondevano al telefono da giorni e non avevano più dato notizie, nessuno abbia verificato la loro presenza nell’albergo.
Nelle prossime ore verranno eseguite verifiche tecniche sullo “stato patrimoniale” dei due visto che tra le ipotesi c’è anche quella dei “problemi economici” considerato che l’edicola che i due gestivano sembra che non andasse troppo bene e che i debiti possano essere alla base della decisione di togliersi la vita come pure quella di un omicidio suicidio.