Sestri levante – Un enorme nido di vespa killer “velutina” vicino al campo di Rivasamba. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con speciali tute e armamenti per eliminare il pericoloso e potenzialmente letale nido di calabrone asiatico, erroneamente confuso con quello italico e molto più aggressivo.
L’enorme nido, dalla forma tipicamente arrotondata, è stato avvistato da passanti che hanno fatto scattare l’allarme proprio perché vicino al campo sportivo dove ogni giorno si allenano moltissimi atleti, in gran parte giovanissimi.
Un allarme importante anche perché, ancora una volta, conferma l’emergenza in atto in Liguria, con l’invasione della vespa di origini asiatiche che viene contrastato solo dall’intervento degli apicoltori volontari e, solo laddove si presenti un pericolo imminente per le persone, dalle forze dello Stato.
Una “resistenza” debole all’invasione che sta ovviamente favorendo l’insetto che, oltre a divorare le api rappresentando una calamità per gli apicoltori, rappresenta un concreto pericolo per le persone e una minaccia costante a tutta la biodiversità poiché uccide tutti gli insetti impollinatori con cui viene a contatto.
La puntura di un solo esemplare di Vespa velutina può uccidere le persone allergiche e il suo comportamento aggressivo, unito al numero di esemplari presenti nei nidi (sino a 12mila vespe) rappresenta di fatto una minaccia anche per gli esseri umani.
Il nido di vespa velutina, chiamata anche nigritorax per via del torace nero con una sola riga gialla che la differenzia dai calabroni nostrani, poteva tranquillamente contenere migliaia di esemplari, un numero di gran lunga superiore a quello di altri imenotteri come vespe e calabroni nostrani.
I Vigili del fuoco, considerata la gravità della situazione, sono intervenuti con speciali tute e grazie all’uso dell’autoscala hanno potuto procedere con la rimozione in sicurezza.
Il nido si trovava infatti ad altezza elevata ed era veramente grande.
Ritrovamenti come questi sono purtroppo sempre più frequenti nella zona e sono diventati una triste abitudine in altre province dove ormai la battaglia contro la vespa velutina è virtualmente perduta e affidata solo all’eroico volontariato degli apicoltori.
In provincia di Genova non esistono squadre di contrasto e l’ultimo corso organizzato da Regione Liguria, competente in materia, risale ad alcuni anni fa.
La vespa velutina sta invadendo la Liguria a partire da ponente. Segnalata originariamente in Spagna e Francia, dove sarebbe arrivata via nave, con i traffici mercantili provenienti dalla Cina e dall’Asia in generale, la velutina ha conquistato anno dopo anno lembi di territorio sino ad arrivare in provincia di Imperia dove ha creato danni devastanti all’apicoltura e dove solo recentemente viene contrastata, a spese dei privati, con qualche successo.
L’insetto è poi comparso nella zona di La Spezia e anche qui ha causato disastri e viene affrontata da eroici apicoltori che dopo aver partecipato agli ultimi corsi per disinfestatori, distruggono nidi posizionati ad altezze vertiginose (oltre 20 metri) con rimborso spese di circa 50 euro ad intervento.
Recentemente la velutina ha conquistato anche il savonese e ora minaccia da vicino tutta la provincia di Genova, con un “movimento” di invasione che procede da est verso ovest.
La presenza della velutina nella zona di Sestri Levante è ben conosciuta tuttavia non sempre i Vigili del Fuoco possono intervenire per la loro rimozione e sulla provincia di Genova non esistono squadre di disinfestazione poiché la Regione Liguria non li ha ancora organizzati nonostante i ripetuti appelli delle associazioni degli apicoltori e i numerosi ritrovamenti di vespe anche in piena città di Genova.