Genova – Nel sottosuolo di piazza Caricamento ci sono resti storici e il cantiere per il restyling della piazza si ferma poco dopo aver iniziato i lavori. La notizia, però, non sorprende nessuno e anzi scatena le proteste dell’associazione Italia Nostra che si domanda come sia possibile “sorprendersi” della presenza di vestigia storiche della città in zone che sono già state abbondantemente “saggiate” sotto il profilo archeologico nel corso di almeno cento anni di lavori pubblici ma, soprattutto, in una zona dove, durante le Colombiane, si sono realizzate strutture e addirittura il sottopasso di Caricamento.
“Della situazione archeologica in piazza Caricamento – scrive Italia Nostra sulla sua pagina Facebook – si sa tutto dai tempi della realizzazione del sottopasso. La zona fu attentamente indagata e rilevata dagli archeologi e i risultati di quella campagna di scavo sono noti a tutti, perché ampiamente documentati e pubblicati”.
A Italia Nostra ci si domanda cose sia possibile leggere su il Secolo XIX che “il progetto esecutivo dovrà essere rivisto secondo le indicazioni che darà la Soprintendenza”.
“Com’è possibile arrivare a un tale livello di progettazione – si domandano ancora ad Italia Nostra – ad appaltare lavori e a far partire un cantiere di risistemazione della piazza senza che i responsabili dell’intervento sapessero quel che avrebbero trovato sottoterra?”
Perplessità che hanno anche i residenti della zona della Rotonda di Carignano dove il cantiere per la realizzazione di un nuovo Supermercato con annessi posteggi e centro commerciale sono fermi ormai da mesi per il “ritrovamento” – ampiamente conosciuto e previsto – delle casermette della Batteria di Carignano ancora perfettamente conservate