Baia del Silenzio, Sestri LevanteNumero chiuso per le spiagge più belle della Liguria e ticket di ingresso per ridurre l’impatto dei Turisti. La prossima stagione balneare potrebbe riservare delle pessime sorprese per i “foresti” – così vengono chiamati i non residenti – che amano il mar ligure e le sue spiagge meravigliose. All’orizzonte, più concreti che mai, si delineano provvedimenti per limitare l’accesso, regolamentare il numero di Turisti e far pagare un ticket anche per quegli arenili che al momento risultano gratuiti e aperti liberamente al pubblico.
Dopo Sestri Levante e la Baia del Silenzio, proposte anche per Varigotti e Camogli e molte altre potrebbero farsi avanti nelle prossime settimane per chiedere provvedimenti analoghi.
Giusto chiarire che non si tratterà di privatizzare le spiagge libere o di introdurre criteri di “gradimento” ma il clamore del tam tam circa la notizia sta già infiammando le discussioni, specie sui social, dove la “tipica accoglienza ligure” non è solo una felice intuizione di un gruppo di comici.
Il numero chiuso servirà a difendere e tutelare le stesse località che lo introducono mentre i ticket obbligatorio dovrebbe servire per garantire servizi all’altezza, pulizia e sicurezza, ovvero quanto offrono gli stabilimenti balneari ai loro clienti ma con prezzi decisamente più alti.
Il ticket di ingresso, infatti, non dovrebbe superare i 5 euro ma c’è chi chiede che salga ad almeno 10 euro con scontistica per le famiglie, specie quelle numerose.
Dall’altra parte i Turisti – o aspiranti tali – e chi del Turismo vive come albergatori e ristoratori che temono che i provvedimenti possano disincentivare gli arrivi con effetti disastrosi su un’economia che di fatto “vive” di Turismo.
Al numero chiuso per le spiagge si potrebbe unire anche quello per alcune località turistiche come le Cinque Terre che da tempo sono “invase” da frotte di visitatori che arrivano a triplicare le normali presenze in determinati periodi dell’anno.
Ancora più complessa la proposta di istituire il “numero chiuso” che dovrebbe essere regolamentato anche per quanto riguarda le “prenotazioni” e il successivo controllo sul posto.