Sanremo – Si infittisce il giallo sul “caso” del Ballo del Qua Qua di John Travolta e del suo rifiuto a firmare la liberatoria che avrebbe consentito la riproduzione del video al di là della diretta tv. Striscia la Notizia ha infatti inviato Valerio Staffelli a consegnare a Fiorello l’ormai celebre “Tapiro” per la reazione di Travolta allo “scherzo” del balletto e il comico-presentatore ha colto l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe o, più probabilmente, per “difendersi”.
Durante la consegna del Tapiro, infatti, Fiorello ha confermato di “averla fatta grossa” e scherzando ha detto a Staffelli che per una faccenda così grave se ne aspettava almeno 3.
Poi, però, il comico-conduttore ha lanciato qualche pietrolina nello stagno domandando a Staffelli se, secondo lui, Travolta non sapeva niente di quanto sarebbe successo, per poi aggiungere che “il tranello lo ha fatto lui”, alludendo a questioni che meriterebbero un approfondimento.
I fatti: nella seconda serata del Festival di Sanremo, è ospite il celebre attore-ballerino John Travolta, icona della filmografia musicale come La Febbre del Sabato sera o Grease e straordinario protagonista di alcune delle scene cult legate al ballo. Dopo la performance sul palco del Teatro Ariston, in cui Travolta tenta di insegnare ad Amadeus a ballare, l’attore americano di origini italiane viene accompagnato all’esterno, nell’area dell’Aristonello, la “tana” dei giochi di Fiorello e qui viene invitato a ballare il Ballo del Qua Qua.
Una scena che probabilmente voleva essere “dissacrante” e certo non offensiva ma che ha scatenato una valanga di proteste e commenti negativi sui social. Certamente uno “scivolone” per Fiorello e per tutta l’organizzazione che non poteva non sapere quello che si stava organizzando, anche per la presenza di ballerine e ballerini in abiti “a tema”.
John Travolta, infatti, al termine dell’esibizione, non ha voluto firmare la liberatoria per trasmettere le immagini al di là della diretta TV. Di fatto un “non gradimento” di quanto avvenuto che potrebbe concludersi nelle aule di un Tribunale.
Per questo motivo, al di là del giudizio sulla scenetta e sulla “originalità” di Fiorello, sarebbe interessante capire quali fossero gli accordi tra l’organizzazione del Festival e lo staff di Travolta.