Genova – Dovranno viaggiare su treni di qualità inferiore, con costo del biglietto più basso ma non riceveranno “rimborso” per la differenza i passeggeri dei treni Frecciargento cancellati da Trenitalia sulla tratta Roma – Genova nelle giornate del 24 e 25 febbraio, del 9 e 10 marzo e del 23 e 24 marzo.
Non si placano le proteste dei viaggiatori sorpresi, a pochi giorni dalla partenza, dalla raffica di cancellazioni di treni ad alta velocità sulla tratta Roma – Genova e monta la rabbia per le modalità con cui Trenitalia sta gestendo una emergenza che non è certo stata causata dai viaggiatori e tantomeno rappresenta un evento imprevedibile visto che il fermo sembra essere stato causato da lavori programmati sulla linea.
Tutto inizia qualche giorno fa con una email inviata ai passeggeri dei treni e nei quali li si avvisa che i treni Frecciargento dei giorni 24 e 25 febbraio, del 9 e 10 marzo e del 23 e 24 marzo sono “cancellati”. Una pessima sorpresa per chi in quei giorni ha programmato il viaggio e magari non ha possibilità di modificare, anticipando o ritardando la partenza.
I viaggiatori hanno dapprima tentato inutilmente ci contattare il call center Trenitalia al numero 06 3000 (0) che rispondeva di non avere notizia della cancellazione, e poi, dopo mezza giornata di tentativi infruttuosi, si sono visti rispondere che l’unica soluzione per partire, magari per rientrare a casa, era “spostare” la prenotazione sui Frecciabianca, ovvero treni meno veloci e di qualità certamente diversa rispetto ai Frecciargento.
A quel punto, però, scegliendo questa alternativa, si dovrebbe rinunciare alla “differenza” di prezzo che esiste tra il Frecciabianca e il Frecciargento.
In pratica i Consumatori/Viaggiatori sono beffati oltre che danneggiati e restano anche con il “dubbio” che le cancellazioni siano imputabili a motivazioni diverse rispetto a quelle segnalate.