Genova – Un blitz del movimento femminista “Bruciamo Tutto” alla mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi a Palazzo Ducale. Un gruppo di attiviste ha preso d’assalto la sala della mostra dove vengono esposti i quadri di Agostino Tassi, il pittore che violentò Artemisia dando vita allo scandalo che ha oscurato la fama di Artemisia per molto tempo.
Le attiviste sono entrate nelle sale ed hanno sparso vernice rossa a terra e coperto i quadri di Tassi con dei drappi neri protestando contro la scelta di accostare le opere dello stupratore accanto a quelle della sua vittima.
Il blitz è terminato con l’arrivo delle forze dell’ordine che hanno identificato e fermato le attiviste.
Dopo l’intervento della Polizia di Stato Commissariato Centro e del Comando Stazione Carabinieri Carignano, la mostra è stata chiusa al pubblico e sono stati condotti rilievi tecnici per stabilire l’entità dei danni. I rilievi sono stati effettuati dal personale della Polizia di Stato e dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio culturale di Genova.
A seguito dei controlli effettuati a oggi sembrerebbe che le tre tele in questione non abbiano riportato danni, ma il tutto verrà accertato con ulteriori check nei prossimi giorni.
«Non posso che condannare il gesto di cui si sono resi protagonisti questi ragazzi – dichiara il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Beppe Costa – Naturalmente non sono contrario all’espressione delle proprie opinioni, ma ritengo che vada fatto tenendo conto anche della libertà degli altri. E oggi c’erano moltissimi visitatori a cui è stato negato il diritto di vedere la mostra. Ringrazio Polizia e Carabinieri per l’intervento e per la celerità dei rilievi condotti. E ringrazio anche il personale di Palazzo Ducale e della società Arthemisia che hanno consentito di riaprire l’esposizione già nel pomeriggio»
La mostra, riaperta alle 17, sarà visitabile da domani fino al 1° aprile con i consueti orari.
Nel pomeriggio il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha espresso solidarietà a Palazzo Ducale ed ai curatori della mostra.
“Solidarietà a Palazzo Ducale – ha scritto Toti sui social – dove questa mattina le attiviste del movimento il cui nome è tutto un programma “Bruciamo Tutto” hanno coperto con dei teli neri alcune opere all’interno della mostra di Artemisia Gentileschi e imbrattato pavimenti e pareti. Un modo di esprimere il dissenso che condanniamo fermamente perché l’arte non va mai censurata, anche se una mostra non piace. Non è con gesti violenti e incivili che si combatte violenza e inciviltà. E vale anche per la violenza di genere. Anzi, forse in particolare per la violenza di genere. Un’opera e il luogo che le ospita non sono un tiro a segno ma rappresentano il lavoro, i sacrifici e l’impegno di tante persone”.