Lavagna – Un sit in di protesta, giovedì 16 maggio, davanti al Comune, per chiedere garanzie per le attività a rischio nel porto e per informare i Cittadini sull’incerto futuro delle
attività portuali.
Oltre 200 imprese con più di 400 lavoratori e le loro famiglie si trovano di fronte a una situazione di assoluta incertezza e dal 1° gennaio 2025 non sanno se potranno continuare le loro attività nel porto di Lavagna.
La concessione in essere del porto di Lavagna scade il 31 dicembre 2024 e con essa anche le sub-concessioni e gli affitti.
Quasi certamente cambierà il gestore e non si sa che cosa succederà alle attività esistenti dopo quella data. Questo pone le basi per lo sfaldamento di un sistema economico e occupazionale di grande professionalità, che si basa sul lavoro delle 200 aziende e di oltre 400 persone occupate all’interno del porto, e a questi numeri si deve aggiungere l’indotto.
L’Amministrazione Comunale non ha coinvolto o informato gli operatori sulle scelte che li riguardano e ad oggi il progetto è di far gestire il porto per altri 50 anni dal privato. A breve sarà avviata la gara per assegnare la concessione.
“Una cosa è certa – scrivono gli organizzatori – nei documenti che ad oggi abbiamo potuto
visionare vengono abbattuti capannoni dove oggi ci sono imprese che lavorano e non c’è nessuna attenzione alla zona del porto destinata storicamente ai servizi portuali.