Imperia – Maltrattata dal marito, che non vuole farla tornare in Italia con la bambina, e costretta a chiedere aiuto all’ambasciata italiana a Il Cairo per essere “protetta”. Una giovane donna di 25 anni, originaria di Ceriana, nell’imperiese, Nessie Guerra, ha lanciato un disperato appello nel corso della trasmissione della Rai Chi l’ha visto ed ha chiesto aiuto allo Stato italiano per poter essere protetta in Egitto, dove si era recata con il marito, e per poter rientrare al più presto in compagnia della figlia di un anno e mezzo.
Lacrime e commozione per il caso della giovane che ha denunciato una situazione di violenze e maltrattamenti cui sarebbe sottoposta dal marito, cittadino italiano di origine egiziana e dal padre di questi, cittadino egiziano.
La donna ha raccontato alla trasmissione Chi l’ha visto di essersi recata in Egitto con la figioletta di appena un anno e mezzo per seguire il marito.
Una volta giunti in casa del suocero, però, sarebbero iniziate le prepotenze e poi veri e propri maltrattamenti e la donna ha deciso di rientrare ma non riesce perché la bambina rischia di essere affidata al padre e comunque lei non vuole che stia con il marito perché teme che possa essere rapita come purtroppo già accaduto in altre vicende narrate dai Media e che si complicano per i rapporti non lineari con l’Egitto che, tanto per ricordare, non ha consegnato le persone accusate dell’omicidio e della tortura di Giulio Regeni.
La donna si è rivolta all’ambasciata italiana che ha tentato una mediazione con il marito e la sua famiglia ma senza successo e, per contro, sono iniziati dei guai giudiziari per la donna italiana perchè il marito la avrebbe denunciata per prostituzione.
Durante la trasmissione Chi l’ha visto Nessie Guerra ha raccontato tra le lacrime che i primi calci e pugni sarebbero arrivati quando lei ha chiesto ad un ragazzo un accendino per accendersi una sigaretta fuori da un locale.
Il litigio sarebbe proseguito in macchina e poi a casa e lei, sanguinante, avrebbe chiesto di chiamare un’ambulanza. Il marito le avrebbe intimato di non dire nulla e che le ferite se le era procurate in uno sfortunato incontro con degli animali selvatici.
La donna si troverebbe in Egitto senza documenti e con forti difficoltà nel comunicare in una lingua che non conosce e vorrebbe essere aiutata a rientrare in Italia ma solo a condizione che la piccola torni con lei.
Il suo timore più grande – più forte della paura di essere picchiata e magari peggio – è di perdere la bambina in una lunga e complessa vicenda giudiziaria nella quale il marito avrebbe gioco facile a dipingerla come una “poco di buono” e comunque inadeguata a crescere una bambina nel rispetto di tradizioni e norme religiose che non conosce e non sono nel suo bagaglio culturale per ovvie ragioni e comunque in un paese dove l’emancipazione femminile non è certo all’avanguardia.
Alla trasmissione Chi l’ha Visto è arrivata anche la “risposta” del marito che ha scritto: “Io mi trovo in Egitto, mia moglie ha commesso palesi turpitudini ed infamità” e poi ha aggiunto parole molto pesanti nei confronti dell’ambasciata italiana e dei sui rappresentanti per poi parlare di religione e del fatto che non vuole che la moglie torni in Italia con la bambina perché le vuole entrambe accanto a se.
L’uomo ha poi rivelato alla trasmissione Chi l’ha Visto che sarebbe stato direttamente il dio in cui crede ad “avvisarlo” che la trasmissione tv della Rai si sarebbe occupata di lui. Particolari che rendono bene l’atmosfera e i sentimenti che accompagnano la donna italiana nel suo calvario.