Genova – “Le dimissioni di Toti non bastano ma sono il primo passo”. E’ il messaggio con cui si pare il nuovo invito a manifestare domani, martedì 28 maggio, alle 10.30 davanti al Consiglio regionale lanciato da Genova che osa che ha già raccolto oltre 20mila firme sulla petizione che chiede al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti di dimettersi per le indagini sul presunto giro di mazzette ipotizzato dai giudici e che ha portato all’arresto, oltre al presidente Toti, anche del suo capo di Gabinetto Matteo Cozzani, dell’ex presidente dell’autorità portale Paolo Signorini e dell’imprenditore portuale Aldo Spinell
“Toti non vuole dimettersi – scrive Genova che osa – questo è assurdo e noi siamo pronti a tornare davanti al Consiglio anche domani. Sono ormai due settimane che migliaia di persone stanno scrivendo a consiglieri e consigliere regionali chiedendo che Toti sia sfiduciato e più di 20.000 persone hanno firmato la petizione”.
Secondo gli organizzatori della manifestazione-presidio “in Liguria sono cresciute le diseguaglianze, il lavoro, quando c’è, è povero e precario mentre i ricchi imprenditori, sono diventati ancora più ricchi. Non è successo per caso o per sfortuna, ma per le scelte di Toti. Il sistema Toti deve finire, la Liguria può essere migliore di così. Vogliamo un sistema economico inclusivo, fondato su lavori gratificanti, con stipendi, carichi e tempi di lavoro giusti e organizzato in modo da generare ricchezza distribuita per tutte le persone”
Secondo gli organizzatori della protesta poi, “l’opposizione ha finalmente deciso di agire con nettezza presentando una mozione di sfiducia domani mattina in Consiglio. Noi domani saremo lì, come facciamo ormai da settimane, vogliamo che Toti se ne vada, faremo pressione affinché si dimetta”