Genova – Colpo di scena nelle indagini su un presunto giro di mazzette e favori tra imprenditori e politici locali. L’ex presidente dell’autorità portuale di Genova e Savona Paolo Signorini è uscito dal carcere dove era rinchiuso dal 7 maggio scorso e potrà restare agli arresti domiciliari in un appartamento del centro storico genovese identificato proprio per l’occorrenza.
Signorini, contro le previsioni, ha ottenuto una attenuazione delle restrizioni personali nonostante nulla sia cambiato dal momento dell’arresto, ormai quasi due mesi e mezzo fa.
Il Gip Paola Faggioni ha accolto la richiesta della difesa e seguito l’orientamento della Procura che, nei giorni scorsi, aveva formulato parere positivo alla sua scarcerazione.
Paolo Signorini potrà vedere una stretta cerchia di parenti e non potrà avere incontri extra quelli concordati con i magistrati ma è chiaro che l’uscita dal carcere rappresenti un cambio di rotta per la rigidità dimostrata sin qui dai magistrati che ora decideranno sulla richiesta di Spinelli di uscire dai domiciliari e vedere parenti e amici.
Paolo Signorini è uscito dal carcere di Marassi accompagnato da due guardie carcerarie, con un trolley e con un sacco della spazzatura nero con dentro i suoi effetti personali.
Ai giornalisti che cercavano dichiarazioni sulla vicenda, Signorini ha opposto un rigoroso silenzio.