Riva Ligure (Imperia) – Sabbia smossa, una serie di impronte che dal mare salivano tra le sdraio e alcune palline da ping pong semi sepolte a simulare un luogo di deposizione abbandonato in tutta fretta. Ha tutta l’aria di uno scherzo di qualche burlone il falso allarme per un nido di tartaruga, il terzo quest’anno, in Liguria.
Tutto è successo ieri mattina quando alcuni sorveglianti di turno sulla spiaggia di Riva Ligure, nell’imperiese hanno notato la presenza di quelle che potevano sembrare uova di tartaruga sulla sabbia. Subito hanno allertato la Guardia Costiera che ha prontamente delimitato l’area intorno al luogo del presunto ritrovamento, nell’attesa degli esperti.
È stata subito avvisata l’Associazione Delfini del Ponente che, in accordo con il Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova, Arpal, Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, Università di Genova – si è recata sul posto e ha verificato che in realtà si trattava di un “falso allarme”, molto probabilmente uno scherzo di qualche burlone da spiaggia.
Si è constatato infatti che si trattava di oggetti bianchi di dimensione molto più piccola rispetto a quella delle uova di tartaruga, che hanno una grandezza equivalente a una pallina da ping pong, e liberi sopra la sabbia anziché, come in caso di uova, sotterrate.
L’evento, pur non confermato, dimostra il buon livello di partecipazione e sensibilizzazione da parte dei cittadini rispetto a un tema ancora piuttosto nuovo per la regione Liguria e sulla cui divulgazione e informazione il GLIT e, sulla riviera di Ponente, l’Associazione Delfini del Ponente, sono impegnati in prima linea in questi ultimi anni.
Intanto continua il monitoraggio sui due nidi di Arma di Taggia e Laigueglia che stanno entrambi procedendo regolarmente.
In parallelo al monitoraggio, prosegue anche l’opera di divulgazione e informazione di cittadini e turisti attraverso un calendario di appuntamenti.
Ad Arma di Taggia si inizia lunedì 22 luglio con una serata per informare sulla biologia delle tartarughe marine della specie Caretta caretta, raccontare come si è svolto l’evento di nidificazione sulla spiaggia del Piccolo Lido e condividere le procedure di gestione di questi eventi, con particolare riferimento a quello che ogni cittadino può fare per contribuire al buon andamento di un nido.
L’appuntamento, realizzato con il Comune di Arma di Taggia e i biologi dell’Associazione Delfini del Ponente, si terrà alle ore 21 presso Piazza Tiziano Chierotti, è a partecipazione libera e ha una durata di 1h30.
Inoltre, nell’infopoint allestito presso lo stabilimento Piccolo Lido, i volontari e i ricercatori della stessa associazione sono disponibili in alcune giornate per fornire a chi è interessato tutte le informazioni sulla specie, sul nido e sul vademecum dei corretti comportamenti da seguire in caso di nidificazione.
Nel mese di agosto, sono previste ulteriori iniziative e appuntamenti sia ad Arma di Taggia sia a Laigueglia.
Questo il Vademecum con le cose da fare in caso di avvistamento:
In caso di avvistamento delle tracce di tartaruga sulla spiaggia, di ritrovamento di un esemplare di tartaruga appena nato o di un nido, ecco la procedura individuata dagli esperti per un’ottimale gestione dell’evento.
Chiamare il “Numero Blu” 1530 della Guardia Costiera (chiamata gratuita disponibile h24) per segnalare la scoperta di un nido o il ritrovamento degli esemplari
Fotografare o riprendere il sito, le tracce e, se c’è, la tartaruga, senza flash e mai frontalmente, in silenzio per non spaventarla ed interrompere la nidificazione. Non toccare per alcun motivo, né la tartaruga adulta, né i piccoli.
Avvisare il proprietario o concessionario dell’area.
Individuare il perimetro dello scavo, delimitare provvisoriamente un’area di sicurezza idonea di almeno 3 mt (senza infilare bastoni o altro nella sabbia per non danneggiare le uova) ed aspettare le indicazioni date da personale qualificato per ulteriori azioni.
Non pulire la zona con alcun mezzo, per non cancellare le tracce.