Edmonda Marisa CavannaGenova – Scade oggi, alle 12, il termine ultimo per presentare un’offerta – base d’asta 2 milioni e mezzo di Euro, per aggiudicarsi la villa di via Giordano Bruno, a pochi metri da corso Italia, lasciata in eredità all’ospedale Galliera da Edmonda Marisa Cavanna, la professoressa di Lettere di nobili origini che, morendo senza aver avuto figli, ha lasciato gran parte del suo patrimonio, stimato in oltre 25 milioni di euro, ad enti ed associazioni benefiche.
E proprio per rispettare le sue disposizioni testamentarie, generose quanto rigide, la sua villa di oltre 600 metri quadrati su tre livelli, 16 stanze, quattro servizi e box auto va all’asta per essere trasformata in fondi da destinare “alla Ricerca e all’acquisto di macchinari” come è scritto a chiare lettere nel testamento.
La villa, realizzata intorno al 1930, è una delle più belle di via Giordano Bruno e da sempre richiama l’attenzione dei passanti. Facile che siano in molti a volerla acquistare anche se, curiosamente, non c’è stata la vasta eco al bando d’asta che ci si sarebbe potuti aspettare.
La sua collocazione, il prestigio delle finiture e l’imponenza scenica, fa stimare un ricavo ben maggiore anche se resta l’incognita degli affaristi senza scrupoli – ben diversi dall’indole generosa e altruista della proprietaria originale – che potrebbero far andare deserta la prima “chiamata” per poi far scendere il prezzo ed acquistare “al ribasso”.
Con la vendita della villa dovrebbe concludersi il complesso iter testamentario delle ultime volontà di Edmonda Marisa Cavanna, donna d’altri tempi (e di altra pasta) che sino all’ultimo ha pensato ad aiutare il prossimo lasciando persino scritto di voler donare i propri organi qualora, al decesso, potessero essere utili a qualcuno.
Il mondo ha perso una persona davvero di cuore il 9 dicembre 2020 quando la professoressa è mancata.