Genova – La lente di ingrandimento della Giustizia europea sulla gara di appalto per la costruzione della nuova diga foranea. La Procura di Genova indaga, su delega europea, insieme al nucleo di polizia economica della guardia di finanza.
A far scattare le verifiche sarebbe stata la conversazione tra l’ex presidente Toti e l’imprenditore Aldo Spinelli, intercettata durante le indagini che hanno scatenato un terremoto politico (e non solo) in Liguria, con l’arresto dell’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, del suo ex capo di Gabinetto Matteo Cozzani, dell’ex presidente dell’autorità portuale di Genova e Savona Paolo Signorini e dell’imprenditore portuale Spinelli.
“La diga è fatta – diceva intercettato Toti a Spinelli – è già in gara. Sappiamo già anche chi la fa. Secondo me vince Salini-Fincantieri”.
La frase sarebbe stata pronunciata al telefono il 21 settembre 2021 e che ha fatto scattare l’attenzione della Giustizia europea che indaga ora per turbativa d’asta.
L’appalto per la realizzazione del mega progetto. ancora oggi oggetto di contestazioni e timori per l’ardita volontà di costruire su fondali mai tentata prima, è stato effettivamente affidato al consorzio “PerGenova Breakwater” che vede insieme Salini (Webuild) e Fincantieri (Fincantieri Infrastructure) oltre a Fincosit e Sidra. Un consorzio che dovrebbe realizzare lavori per un miliardo e 300 milioni di euro con una possibilità di ottenere “automaticamente” varianti laddove si dovessero presentare delle necessità particolari nelle lavorazioni, particolare che aveva già fatto scattare la contestazione della gara di appalto da parte dell’autorità anti corruzione dell’Anac.
Un ricorso del consorzio concorrente Eteria, costituito dai gruppi Gavio e Caltagirone con Acciona e Rcm Costruzioni era stato accolto dal Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ma poi respinto dal Consiglio di Stato.
Ora le nuove indagini accerteranno la regolarità delle procedure per aggiudicare l’appalto considerando anche il fatto che Webuild e Fincantieri hanno già lavorato assieme alla ricostruzione del nuovo ponte sul Polcevera, nato sulle ceneri del Ponte Morandi e quindi presentavano indubbie garanzie.
Il Consorzio PerGenova Breakwater, in una nota diffusa, precisa che la nuova Diga Foranea del Porto di Genova non è finanziata con fondi PNRR, ma con fondi nazionali PNC.
Le procedure di gara sono state sottoposte al vaglio dell’autorità giudiziaria amministrativa che le ha ritenute pienamente regolari e legittime.