Genova – Un presidio di protesta, questa mattina alle 11, davanti al provveditorato agli studi di via Assarotti, per rivendicare il diritto allo Studio degli studenti con disabilità e per protestare contro i tagli del Governo alla Scuola e contro il caos insegnanti che, anche quest’anno, non avranno assunzioni stabili per il “sostegno” agli studenti che ne hanno diritto per Legge.
Parte da Genova la mobilitazione per rivendicare i diritti dei disabili e degli insegnanti che accompagnano gli studenti con difficoltà accertate e certificate dalla Legge 104, nel loro percorso di studi e di crescita personale.
“Noi genitori” di bambini e ragazzi con disabilità – spiega Marco Macrì, pompiere e padre di un bambino con disabilità e portavoce del Comitato Famiglie senza cure – saremo davanti al provveditorato agli studi insieme agli insegnanti di sostegno per manifestare con loro. Ci preoccupano i tagli del Governo Meloni e l’inclusione scolastica in pericolo. E saremo al fianco dei docenti”, che dopo aver completato un corso universitario, a pagamento, chiedono l’immissione in ruolo, che non avranno”.
“Da tempo rimarco come il corso Tfa”, cioè tirocinio formativo attivo per l’insegnamento di sostegno, “dovrebbe diventare gratuito – spiega Macrì – Ancora è a pagamento e molti insegnanti rinunciano a questo percorso. La strada scelta dal ministro Valditara di aprire a università online e di accettare l’equipollenza di titoli accademici ottenuti all’estero mette in pericolo il diritto all’istruzione. Poiché si ritiene che ogni studente disabile debba poter fruire di un istruzione qualitativamente accettabile e con docenti non precari che cambiano di anno in anno i genitori scendono in piazza a fianco degli insegnanti”.
Intanto si preannuncia un settembre molto caldo. Il collettivo Cdss ha già annunciato che il 6 ci sarà una manifestazione a Roma sotto al ministero dell’Istruzione e del Merito, per la quale è stata già ricevuta autorizzazione. “Facciamo sentire la nostra voce e chiediamo qualità nella formazione e stabilizzazione dei docenti precari”, si legge nel messaggio postato su Facebook. L’assemblea nazionale di lunedì sarà un momento di confronto sul Dl 71/2024.
“Le nuove normative minacciano anni di progressi per un’istruzione inclusiva di qualità per tutti gli alunni, con e senza disabilità”, avvertono i docenti.