Pegli donna ferita caduta grondaia stazione
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Genova – Colpita alla testa da un pezzo di grondaia mentre aspettava il treno alla stazione di Pegli. E’ accaduto ad una donna che ha riportato un trauma molto forte alla testa ed una ferita piuttosto profonda che ha iniziato a sanguinare copiosamente e per la quale sarà probabilmente necessario un piccolo ma doloroso intervento.
La persona stava tranquillamente aspettando il treno quando un pezzo molto grosso e pesante della grondaia si è staccato per cause ancora da accertare ed è caduto di peso sulla testa, ferendola.
Subito soccorsa, la persona ha iniziato a perdere molto sangue ed è stata soccorsa dai passanti e poi dal personale della Croce Verde Pegliese e poi trasferita all’ospedale di Voltri per le cure del caso.
Ecco il suo racconto pubblicato sui social

Buongiorno a tutti, vorrei raccontare quello che è successo ieri mattina alla stazione di Pegli poco prima delle 8.
Ero in attesa del treno delle 7.43 annunciato prima con 10 minuti di ritardo e poco dopo con 20…mi trovavo sul tratto di banchina verso Sestri, dove ci sono panchine e lampioni. Siccome in quel momento stava piovendo forte mi sono spostata, per ripararmi un po’, nonostante avessi un piccolo ombrello, ai piedi della ‘casetta’ che si trova proprio sul binario 2, contigua al ponte del Viale Pallavicini.
Dopo qualche istante sono stata colpita da un oggetto, ho sentito una spinta fortissima verso il basso e un dolore terribile alla testa, improvviso e spaventoso, perché non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Istintivamente mi sono diretta, vacillando, ma fortunatamente senza perdere i sensi, verso il gruppo di persone che si riparavano sotto il ponte. Sono stati tutti meravigliosi, mi hanno soccorso e accompagnato a sedermi su una panchina, per poi sdraiarmi e sollevarmi le gambe per alleviare il capogiro . Ho iniziato a sanguinare copiosamente, una ragazza ha utilizzato la sciarpa che avevo al collo per cercare di tamponare la ferita, un’altra mi parlava cercando di calmarmi per non perdere ancora più sangue, un amico ha chiamato immediatamente il mio compagno perché accorresse, altre persone hanno chiamato i soccorsi.
Sono stati tutti aiuti preziosi che vorrei ringraziare con tutto il cuore❤️, persone stupende, alcune delle quali mi hanno poi contattato su fb per sapere come stessi.
Poco dopo mi è stato spiegato che l’oggetto che mi ha colpito è un pezzo di tubo, ossia il raccordo di un pluviale, quel tubo verticale che porta le acque piovane dal tetto a terra e che normalmente è agganciato alla facciata di un edificio. In questo caso non solo il pluviale non era agganciato ma era composto da più tratti, quello a terra presumibilmente in metallo, quello intermedio in plastica e quello sommitale, staccatosi improvvisamente per cadere sulla mia testa, in eternit o materiale simile. I testimoni hanno fotografato il tubo e hanno notato come la transenna che si trova accanto all’edificio per chiudere il passaggio dal parcheggio al binario, a causa di un cantiere di lavori, a quanto pare fermi da tempo, fosse legata con fil di ferro proprio a quel tubo di plastica, già in equilibrio precario. Quella stessa transenna deve aver causato il crollo di quella “composizione di fortuna” che reggeva malamente il pezzo più pesante alla sommità.
Io sono stata fortunata, la tac ha rilevato un trauma cranico importante ma non commotivo, con un ematoma molto esteso ed un coagulo superficiale che probabilmente andrà rimosso chirurgicamente, ho perso tantissimo sangue ma sono tornata a casa dopo una giornata di osservazione. Perderò giornate di lavoro che, da libera professionista nel campo del restauro, non potrò recuperare facilmente…ma l’importante è che non ci siano stati danni più gravi.
Se al mio posto ci fosse stato un bambino o una persona anziana sarebbe stata una tragedia. Se io stessa non avessi avuto l’ombrello probabilmente quel pezzo di pluviale mi avrebbe sfondato il cranio.
Ma quello che è capitato non è sfortuna, è frutto di incuria e pressapochismo, è lasciare che situazioni pericolose, come di recente il cedimento di una grata in piazza Rapisardi che ha causato la caduta di un bambino, possano provocare incidenti potenzialmente mortali.
Scusate per il lunghissimo messaggio ma credo sia importante condividere certe brutte esperienze e cercare di ottenere, insieme, un’assunzione di responsabilità in merito al degrado di certe situazioni e alla mancanza di tutela della incolumità di tutti noi.
Aggiungo qualche foto del luogo dell’accaduto e, scusate, del mio impermeabile per dare un’idea della situazione, considerato che la sciarpa ha assorbito parecchio.

Ora la persona verrà curata ma nel frattempo dovrà essere accertata la causa dell’incidente, che avrebbe potuto avere bel altre conseguenze e dovrebbe essere accertata la responsabilità di quanto accaduto.