bancomatGenova – E’ accusata di aver rubato mille euro in contanti prelevandoli con un bancomat. Un furto come purtroppo ne avvengono tanti ogni giorno ma che diventa “caso” perché ad essere indagata per il furto è una suora appartenente all’ordine che gestisce una nota casa di riposo per anziani ad Albaro.
A fare la scoperta la madre superiora che ha subito presentato una denuncia che ha fatto scattare le indagini. Le riprese delle telecamere di sicurezza della banca dove è stata prelevata la somma, però, hanno restituito immagini che hanno fatto sobbalzare le suore: a compiere il furto sarebbe stata una di loro.
Superato lo choc, però, le indagini sono proseguite e la donna è stata ascoltata rivelando una realtà ancora più sorprendente e fatta – a suo dire – di maltrattamenti e “sfruttamento”. La sua, insomma, sarebbe una sorta di vendetta per il comportamento vessatorio cui sarebbe stata sottoposta.
I fatti li racconta il quotidiano Il Secolo XIX in edicola oggi e descrivono un ambiente in netto contrasto con quello che ci si immagina nei conventi.
La suora accusata di furto avrebbe raccontato di aver agito per una sorta di “risarcimento” per il super lavoro cui era sottoposta e per una serie di episodi di presunti maltrattamenti.
La madre superiora ha denunciato di essere stata derubata del portafogli contenente il bancomat e che, dal conto corrente relativo – non è chiaro se il personale o dell’ordine – risultano prelievi per circa mille euro.
Considerando che accanto ai bancomat è sempre presente una telecamera che riprende il cliente che opera, è stato facile risalire all’autore del furto. Grande lo stupore quando, nelle inquadrature, è apparsa un’altra suora.
Ora sarà un processo a chiarire tutta la vicenda e a fare luce sulle “contro denunce” di maltrattamenti presentate dalla presunta autrice dei furti.

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