Scajola Claudio minacceImperia – Potrebbe avere una matrice molto poco “politica” e molto più “terra-terra” la scritta minacciosa trovata in frazione Castelvecchio, ad Imperia. Quella frase minacciosa – “Scajola infame per te ci son le lame” – vergata con la vernice rossa e accompagnata con una falce e martello potrebbe non essere stata scritta da uno o più “nostalgici” dell’Unione Sovietica o, peggio, degli Anni di Piombo ma, ben più semplicemente, da un cittadino colpito da una sanzione che ritiene “ingiusta” e che ha pensato di vendicarsi in questo modo poco civile.
Ad esserne convinto il cronista Diego David che, in un articolo, ha anticipato quanto potrebbe emergere nei prossimi giorni, ovvero che, all’origine della frase minacciosa non ci sarebbe nessun movimento politico e nessun simpatizzante degli anni bui dell’Italia anni 70 ma, più semplicemente “un cittadino che sarebbe stato multato”.
Una circostanza nota al solo cronista che, con abilità e capacità professionale, ha avuto informazioni in tal senso e le ha correttamente riportato come il dovere deontologico impone a tutti i giornalisti.
La notizia, però, ha suscitato molta attenzione – per usare un eufemismo – considerando che qualche giorno dopo Diego David è stato convocato negli uffici della polizia locale – come scrive l’Associazione Ligure dei Giornalisti – per chiedere di rivelare “la fonte” della notizia, ovvero da chi abbia saputo che quella era quantomeno una delle piste seguite per le indagini.
Ovviamente, come prevedono le normative che tutelano la Libertà di Stampa in ogni Paese civile, il cronista ha opposto il suo rifiuto ed ha poi segnalato l’accaduto all’Associazione Ligure dei Giornalisti che, in serata, ha diffuso un comunicato che stigmatizza l’accaduto

“La Polizia Locale di Imperia – si legge nella nota – questo pomeriggio, ha convocato nei propri uffici il giornalista Diego David chiedendogli di rivelare le proprie fonti dopo un articolo pubblicato sulla testata online La Voce di Imperia e relativo alle minacce rivolte nei giorni scorsi al sindaco Claudio Scajola. L’Associazione Ligure dei Giornalisti esprime solidarietà al collega David e stigmatizza l’episodio ricordando che la protezione delle fonti giornalistiche è uno dei pilastri della libertà di stampa. L’Assostampa ligure ricorda inoltre che, insieme al diritto di cronaca, esiste il dovere di cronaca che impone al giornalista di informare su fatti di interesse pubblico anche se coperti dal segreto istruttorio o di Stato, come stabilito da diverse sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo”.

Nei giorni scorsi, a seguito del ritrovamento della scritta minacciosa, il mondo politico si è schierato al fianco del sindaco di Imperia ed ex ministro Claudio Scajola con un moto di sdegno per un gesto che riporta l’atmosfera a tempi fortunatamente passati.
In molti hanno ricordato che si può avere una opinione e una posizione politica diversa e questo non autorizza nessuno a esprimere il dissenso con le minacce.
Le indagini sulla mano che ha tracciato la frase sono scattate subito e forse l’episodio della convocazione del giornalista, che probabilmente ha buone “fonti”, potrebbe avere qualche collegamento. Nulla, però, che possa giustificare una richiesta che viola i diritti del cronista e di tutta la Stampa italiana.
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